Una giornata completamente dedicata a Lea Garofalo quella di giovedì 5 maggio. Non una data scelta a caso: il 5 maggio, nel 2009, fu infatti il giorno in cui, nel centro storico a Campobasso dove Lea ha vissuto insieme alla figlia Denise, fu tentato il sequestro della collaboratrice di giustizia, uccisa a Milano dalla ‘Ndrangheta cinque mesi più tardi, il 24 novembre.
Il programma della giornata prevede alle 10,30 all’auditorium dell’Istituto Comprensivo “Igino Petrone”, con la rappresentazione dello spettacolo “Bastarda. Una vita coraggiosa”, a cura della Compagnia Ragli, testo e regia di Rosario Mastrota, con Dalila Cozzolino, Andrea Cappadona, Antonio Monsellato e Rosario Mastrota. Seguirà un dibattito al quale parteciperanno: il Procuratore della Repubblica, presso il Tribunale di Campobasso, Armando D’Alterio, il giornalista Paolo de Chiara e ospite d’eccezione la sorella di Lea, Marisa Garofalo. Parteciperanno all’evento, per l’amministrazione comunale, il sindaco di Campobasso, Antonio Battista; l’assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità, Emma de Capoa; il presidente della Commissione Cultura e Pari Opportunità, Giovanna Viola; il presidente della Commissione Pubblica Istruzione, Giovanni di Giorgio. Il programma della giornata prosegueAlle ore 20,30, sempre di giovedì 5 maggio 2016, la rappresentazione della “Bastarda. Una vita coraggiosa” ci sarà al Teatro Savoia di Campobasso.
“Lea Garofalo, testimone di giustizia contro la mafia calabrese, una storia di coraggio e di solitudine. Nasce a Petilia Policastro, in Calabria, in una famiglia mafiosa, in cui le donne sono condannate all’obbedienza ed alla invisibilità, non hanno diritto di studiare, né di avere un futuro diverso da quello che è già stato scelto per loro. Come tante – afferma l’assessore Emma de Capoa – ha subito la violenza brutale della mafia calabrese, ma ha avuto il coraggio di ribellarsi e denunciare quello che ha visto, omicidi, ricatti, droga, violenze di ogni genere, cercando di ricominciare una vita normale, all’insegna della legalità, della giustizia, insieme alla figlia Denise. E per Denise – conclude l’assessore alla Cultura – Lea combatte con tutte le forze perché desidera per lei un futuro diverso, migliore, perché vuole che sia libera di scegliere e non schiava di un ineluttabile destino segnato dall’obbedienza e rassegnazione”.
L’ingresso è gratuito e i biglietti possono essere ritirati nel box n. 1 di Piazzetta Palombo (box informativo ingresso da via Palombo) dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.