Si è svolto martedì 28 marzo, presso il Palazzo del Governo, presieduto dal Prefetto Maria Guia Federico, l’incontro, richiesto dall’Associazione Inquilini e Abitanti – Unione Sindacale di Base, finalizzato all’esame della problematica dell’emergenza abitativa in questa provincia.
Alla riunione hanno preso parte, oltre ai rappresentanti della predetta Associazione di categoria, l’Assessore Regionale alle Politiche Abitative, rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Campobasso Termoli e Bojano e il Commissario Liquidatore dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Campobasso.
Nel corso della riunione sono stati analizzati gli aspetti caratterizzanti l’emergenza abitativa nel contesto territoriale locale è stata evidenziata la necessità di procedere ad interventi di sostegno sociale, oltre che abitativo, per le famiglie in condizioni di bisogno, sollevandole dal rischio “sfratto” e non gravandole di ulteriori costi rispetto al canone arretrato di locazione.
L’Assessore Regionale Nagni ha reso noto che la Regione dispone ancora di fondi per la morosità incolpevole, non assegnati nel periodo in riferimento e, pertanto, è allo studio, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, la valutazione di un meccanismo che consenta di rendere meno stringenti i requisiti di accessibilità ai contributi regionali.
I presenti hanno convenuto sulla necessità di attuare interventi che, in un sinergico impegno, vedano coinvolti tutti i soggetti istituzionali interessati, nell’individuazione di vere e concrete situazioni di indigenza cui dare sostegno economico e nella promozione di una cultura del rispetto delle regole.
Il Prefetto, in conclusione della riunione, anche in vista di una ulteriore convocazione del tavolo, ha individuato un percorso volto al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
– un’attenta verifica da parte delle strutture competenti del sistema di contabilizzazione del debito maturato dai soggetti morosi;
– un’analisi puntuale delle possibilità di utilizzo dei fondi regionali residui disponibili, tenendo conto delle effettive situazioni di disagio economico, nell’intento di valutare la eventualità di una erogazione una tantum di contributi per ridurre il debito maturato;
– una costante e capillare azione, soprattutto da parte dell’Associazione di categoria, di corretta informazione e sensibilizzazione degli inquilini sulla necessità di non incorrere in conseguenze pregiudizievoli quali l’incremento ulteriore del debito, nel caso di mancato pagamento del canone dovuto a causa delle spese legali sostenute dallo IACP e di quelle di accesso dell’Ufficiale Giudiziario.