Qualche richiesta su come far diventare più verde Campobasso l’hanno avanzata sia al sindaco che ai consiglieri presenti, ma il messaggio che hanno lanciato i ragazzi della redazione del giornalino ‘D’Ovidio News’ della scuola media D’Ovidio è chiaro: la nostra città non la cambieremmo con nessuna al mondo. Quasi una dichiarazione d’amore per il capoluogo molisano in cui i ragazzi vivono e dove vogliono continuare a vivere anche in futuro. Il loro sogno ‘romantico’ è quello di tornare alla vecchia ‘città giardino’ e stamattina i giornalisti in erba lo hanno ripetuto più volte al sindaco Battista che li ha accolti a Palazzo San Giorgio insieme all’assessore all’Ambiente Stefano Ramundo, al presidente della Commissione Cultura Giovanna Viola e al presidente della commissione Mobilità Peppe D’Elia. Non solo aree verdi dunque, ma anche spazi idonei per il tempo libero in cui poter fare sport dopo la scuola. In testa alla lista dei desideri anche una piscina comunale più adeguata alle esigenze di chi vuole far nuoto agonistico. “C’è tutta la volontà di questo governo a voler accontentare le richieste di voi ragazzi che sarete gli uomini, le donne e soprattutto gli amministratori del domani. E’ nostra premura creare le condizioni ideali per far sì che possiate restare ad abitare e a lavorare in questa città – le parole del sindaco Battista – per quanto riguarda le strutture sportive speriamo nei finanziamenti che potrebbero arrivare in occasione delle Olimpiadi. Per quanto i campetti per giocare a calcio, presto si avrà a disposizione anche quello all’interno del parco di via Campania che si aggiunge a quello a ridosso della chiesa di San Pietro. Sempre in fatto di strutture sportive stiamo lavorando con la Provincia per la palestra vicino all’Ipia e per rimettere a posto quella di via Milano. Inoltre presto ne saranno realizzate altre tre: una a ridosso della scuola Petrone, una nel quartiere Cep e una a servizio della scuola di via Crispi, istituti questi ultimi due che saranno costruiti ex novo. Il problema delle amministrazioni è comunque duplice: reperire i fondi per realizzare gli impianti e trovare poi il soggetto ‘privato’ in grado di poterli gestire per sottrarli all’abbandono. Così come stiamo cercando di preservare i nostri parchi attraverso l’affidamento degli stessi ad associazioni che hanno le competenze per prendersene cura. Questo è il nostro impegno e la nostra linea per rendere la nostra Campobasso ancora più bella, più verde e ancora più vivibile”.
I piccoli giornalisti della D’Ovidio incontrano Battista e Ramundo: il sogno è tornare alla vecchia ‘città giardino’
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