I gemellaggi e le collaborazioni esterne al Molise vivono un buon fermento e danno frutti

Forse la politica del tirare a campare o quella del “ non ci son soldi “ e quindi non facciamo nulla, o quella ancora della autoreferenzialità e della miopia nell’intravedere azioni comuni tra regioni, non considera quanto l’esterno è attento ad un Molise che, può dare sempre di più e che , grazie ad associazioni ed a sindaci illuminati ma, purtroppo, non asserviti da corrente continua sono costretti ad usare ogni mezzo per poter tenere accesa la lampadina della speranza.
Questa miopia rende difficile ogni sforzo, ogni condizione di vivibilità ed ogni entusiasmo che, nonostante tutto ancora regna in un Molise che stupisce e che è l’unico a non sbagliare mai.
Un Molise che come attrattore è in cima alla classifica ma, come capacità di far rete è in ultima posizione di una classifica che mortifica in ogni qual modo chi opera in maniera autonoma e spassionata, spinto dalla passione e dalla malattia più incurabile al Mondo : La Molisaneità !
Ebbene, nei giorni del ponte primaverile il Molise, grazie ad associazioni , a privati, a pasionari, ha visto un flusso dall’esterno notevole e di buon auspicio e, la Bit, certamente non ha minimamente inciso con i suoi giapponesi Italiani che da Termoli hanno visitato le Tremiti lasciando in Molise solo cartacce e forse qualche euro per il caffè.
Da Termoli a Lucito, dai luoghi d’arte che spesso e volentieri non hanno il giusto decoro per essere ancora definiti tali, case private, chiese ed artigiani , sono stati presi d’assalto e hanno dato il massimo con la loro splendida e naturale bellezza , laboriosità e disponibilità.
Dal Parco delle Morge, che inizia ad essere una realtà, al successo di Matrice e la sua Santa Maria della Strada, al Mulino Cofelice ,ad una Isernia ,che lascia stupiti nell’attraversare il centro storico per arrivare a Casa Petrecca, per la visita di uno dei palazzi più belli del Molise .
Questo un assaggio per centinaia di visitatori da fuori regione, che con il lavoro di pochi malati di Molisanieità, distanti da una politica che manca di una visione d’assieme e che costantemente si trincera dietro una politica del non aggregare e della divisione, hanno potuto assaporare, oltre la enogastronomia sempre all’altezza delle situazioni, in un Molise che potrebbe trovare il giusto volano per una ripresa, territoriale ed extraterritoriale , proprio nel turismo , di cui sempre e comunque tutti ne parlano, tutti lo decantano ma , nessuno realmente e concretamente, pensa sia la strada da seguire.
Una nota straordinaria è stata la presenza di amministratori Abruzzesi che vivono di turismo e che hanno intrapreso la caparbia volontà di essere protagonisti insieme al Ns Molise…. Crediamoci, abbattiamo gli schemi della politica, lavoriamo insieme trovando un punto di incontro e di collimazione e il Molise tra mille difficoltà e tanta negativa soporifera dormienza, né uscirà vincitore e che, la Politica sia con noi, non possiamo pensare che non lo possa essere.

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