“Giorni di benedizione” . L’arcivescovo Bregantini definisce così le tre giornate della VII Convocazione Diocesana 2014. Armonia e bellezza in un programma che ha evocato la visita del Santo Padre, motivo per ancorare il futuro sulle parole di questo uomo straordinario che ha lasciato “semi di speranza” nel Molise. Tra questi, ha sottolineato il presule, abbiamo scelto, seguendo le esortazioni del Pontefice il tema: “Cittadini e fratelli, profezia di un mondo nuovo”. E’ stato don Michele Tartaglia (biblista) ad illuminare e scuotere l’assemblea, partendo dall’analisi del racconto di Giuseppe venduto dai fratelli, per ricavarne le linee, estremamente attuali di un possibile modello attuativo della fraternità. Il nuovo mondo, ed è questa la sfida della Chiesa del terzo millennio, deve riaffermare il concetto di persona umana, all’interno della dimensione “politica” della cittadinanza e di quella “etica ” della fraternità. Fratel Enzo Biemmi, partendo dalla Evangelii Gaudium, ha tracciato piste di riflessioni importanti per le comunità parrocchiali e quella diocesana. E’ un cammino, sostiene Bregantini che è inclusivo e non certo esclusivo, conduce a vivere nella pienezza della comunità, segno distintivo dell’essere cristiano in un mondo in cui gelosia ed invidia – come nel caso di Giuseppe – vanno a dividere, ad insuperbire.
E il vescovo si ferma a riflettere sui doni di grazia ricevuti nell’arcidiocesi: Campobasso “Città della Pace”, con il ricordo di Mons. Bologna e tanti altri doni della provvidenza che hanno segnato un anno fecondo di luce. Il sigillo di questi doni è stata la visita del Santo Padre, il 5 luglio,evento straordinario che deve essere, tuttavia trasformato in ordinario, rimeditato e attuato da tutti. Il simbolo tangibile è la mensa della Charitas che sintetizza le tre parole chiave del papa: gratuità, solidarietà e misericordia.
La novità per questa Convocazione è l’esperienza di fraternità sacerdotale di don Rocco, don Adriano, don Josè e don Michele Socci che, spinti dalla proposta evangelica di “camminare due a due” sono il simbolo del cammino pastorale di questo anno.
Una ultima parte della convocazione è stata dedicata alle nomine dei parroci e alle alternanze nei servizi pastorali. Fecondo il settore delle vocazioni, nucleo centrale della vita della Chiesa che dimostra l’impegno e la preghiera costante delle comunità. Tra varie nomine e spostamenti diamo il benvenuto a don Peppino Cardegna all’Ufficio per le comunicazioni Sociali e all’Ufficio per le Migrazioni don Adriano Cifelli, un settore , dice il vescovo, “diventata aria esplosiva di vera periferia e di sofferta frontiera”. A simboleggiare il desiderio di unità vogliamo citare la nascita del coro diocesano, una iniziativa di spessore culturale e liturgico notevole, segno di vera fraternità. Alla guida invece della Scuola di Formazione socio – politico “ Beato G.Toniolo”, Antonio Chiatto.
Sigillo della VII Convocazione i candidati all’Ostiariato (Luigi Iezzi e Romano Iezzi), Lettorato (Marco Ruffo) Accolitato (Franco Di Stasi e Domenico Mastromonaco) e Diaconato (12 ammessi)
Tre giorni di riflessione, di preghiera e di progettualità, in una diocesi che, grazie all’intervento dello Spirito e alla sapiente guida del Pastore, è in costante fermento di gioia e ricchezza dei carismi che, amalgamati e armonizzati sono il segno distintivo di un cristianesimo militante all’interno di una società che, sempre più, ha bisogno di gesti tangibili che donino speranza.
I frutti della VII Convocazione Diocesana: nomine e incarichi diocesani
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