Il Movimento regionale del Guerriero Sannita, condivide le dichiarazione del delegato consigliere del P.D. Molinari quanto afferma:” Far tornare Campobasso ad essere come in passato una città giardino dovrà essere un obiettivo da raggiungere con l’impegno non solo da parte dell’amministrazione ma anche da parte di tutti i cittadini, siamo fermamente convinti che una città con tanto verde, ben curata, diventi una città più vivibile e sana”.
A tal riguardo il Movimento, rileva che l’unica area verde di Via Tiberio, quartiere limitrofo densamente popolato anche da tante giovane coppie con prole è nella più totale incuria, sia dal punto di vista della non usufruibilità e sia dal punto di vista materiale, un aspetto certamente non decoroso per chi si è prefissato far diventare Campobasso la città giardino, come lo era in passato. E’ sotto gli occhi di tutti le erbacce che crescono a vista d’occhio, diventate ormai rifugio di insetti e qualcuno addirittura ha affermato di aver notato anche qualche ratto. Il quartiere come precedentemente detto è abitato anche da giovane coppie con prole e certamente diventa difficile o quasi impossibile portare i propri figli in quell’ambiente, privo anche di giochini per tenerli impegnati con un sano divertimento, si intravedono a tal riguardo solo dei pali di legno che probabilmente una volta serviva per l’altalena.
A parere del Guerriero Sannita l’area verde di Via Tiberio, necessità tempestivamente di un intervento di riqualificazione urbana, rasatura delle erbacce, prevedendo un’area giochi per i bimbi attrezzata e uno spazio dedicato ai cani onde permettere a chi vuole usufruire di quell’area di poterlo fare con libertà, spensieratezza e trovare un momento di sana solidarizzazione tra mamme e bambini. Questa non vuole essere una critica a chi dovrebbe provvedere a rendere alcune aree verdi della città più vivibile, al contrario, vuole rappresentare un contributo di idee e attenzione, nell’interesse di tutti e per il bene della città.
Il Presidente regionale del Guerriero Sannita
Giovanni MUCCIO