Prendiamo con determinazione le distanze dalla gestione fallimentare della pagina politico-istituzionale relativa alla sicurezza delle scuole e nei confronti di coloro che per due decenni hanno rivestito ruoli di responsabilità istituzionale, politica e dirigenziale, alla guida della macchina amministrativa comunale. Un ventennio di governo cittadino durante il quale si sarebbe potuto e dovuto mettere in sicurezza tutte le strutture pubbliche cittadine (scuole, palestre, uffici comunali, etc…) o realizzarne di nuove, e che invece ha registrato solo l’invasione edilizia e commerciale, favorita dall’assenza o dall’assenso complici di certa politica.
Il programma amministrativo, che pure prevedeva un capitolo significativo per l’edilizia scolastica, dal miglioramento sismico alle azioni di riqualificazione e ristrutturazione, dalla razionalizzazione delle strutture esistenti alla riattivazione degli edifici scolastici non utilizzati (vigilanza compresa) a metà mandato si rivela solo un elenco di promesse elettorali.
Anche noi, mutuiamo la frase di Italo Calvino posta dal primo cittadino a emblema delle linee di governo “i futuri non realizzati sono solo rami secchi del passato” ma i rami secchi vanno tagliati, ritirando le deleghe agli assessori inadeguati e revocando l’incarico al direttore generale, o assumendosi la paternità delle decisioni e le conseguenze politiche.
Un dovere verso la città ed i cittadini, cui siamo certi il sindaco non si sottrarrà, qualora agli impegni assunti non dovesse fare seguito nei tempi stabiliti una soluzione operativa e definitiva; un “piano Marshall” per scuole sicure che non si presti ad alibi per una strumentalizzazione edilizia, peraltro congenita in questo mandato.
Michele Ambrosio Udc
Sabino Iafigliola Gruppo Misto
Gianluca Maroncelli Segnale civico
Federico Sarli
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