Sono positive le sensazioni e i riscontri pervenuti dai diversi partecipanti alla prima seduta della Cabina di Regia del progetto Anci MediAree – Next Generation City, dopo l’incontro svoltosi in teleconferenza nei giorni scorsi e al quale hanno preso parte i sindaci, amministratori e funzionari referenti delle 10 Città Pilota selezionate per portare avanti una sperimentazione sui modelli di “Next Generation City”.
Anche Campobasso figura, insieme ad Avellino, Brindisi, Latina, Nuoro, Pordenone, Rimini, Siena, Siracusa e Treviso, tra le dieci città che partecipano all’innovativo progetto finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica con i fondi del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-20.
“Attraverso i progetti che verranno presentati e portati avanti nell’ambito di MediAree – Next Generation City, – ha spiegato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – s’intende rafforzare la capacità amministrativa di dirigenti, funzionari e amministratori locali dei comuni capoluogo e dell’Area Vasta, ridisegnando le città che consegneremo alle future generazioni di cittadini.
Per Campobasso, come per le altre città pilota, la sfida della pianificazione strategica si svilupperà partendo dalla necessità di avere una visione concreta del modello di Next Generationon City, – ha detto Gravina – per attivare alleanze territoriali con Comuni dell’Area Vasta e con gli stakeholder. Importante sarà l’individuazione di progettualità concrete, definendo strumenti e metodologie innovative di diagnosi e valutazione delle politiche urbane.”
Gli altri Comuni rientranti nell’Area Vasta partner di Campobasso in questo progetto sono il Comune di Campodipietra, il Comune di Ferrazzano e il Comune di Ripalimosani.
“Dovremo dimostrarci capaci di far dialogare politiche, soggetti, istituzioni, programmi e investimenti pubblici e privati – ha aggiunto Gravina – per arrivare a potenziare, a livello locale, le conoscenze, le competenze e le capacità delle Amministrazioni partner, sui modelli di pianificazione strategica applicabili all’area vasta individuata. In questo modo verrà migliorata la conoscenza degli strumenti utili ad avviare e consolidare i processi partecipativi con gli stakeholder locali e quelli relativi alle metodologie di monitoraggio e valutazione dell’efficacia delle politiche e degli interventi individuali.Ciò costituirà un patrimonio da far crescere nel tempo, in termini di miglioramento delle competenze relative alla programmazione territoriale di area vasta, che permetterà l’individuazione di scelte politiche coerenti e attuabili, rivolte al raggiungimento di un maggior livello di sviluppo socio-economico del nostro territorio.”