È notizia di ieri la condanna ricevuta in primo grado dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino, per quanto accadde il 3 giugno del 2017, durante la proiezione della finale Juventus-Real Madrid, in piazza San Carlo a Torino.
Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha voluto lanciare un messaggio di sostegno alla prima cittadina di Torino, rimarcandone, nell’occasione, l’apprezzamento politico e personale in un momento per lei difficile.
“Chiara, con il grande senso di responsabilità istituzionale che le è proprio e che contribuisce a fare di lei, da sempre, una persona credibile non solo politicamente, – ha commentato Gravina – ha subito avuto modo di dichiarare pubblicamente che, per quanto amareggiata, accetta e rispetta il giudizio espresso in questo primo grado, anche e soprattutto in virtù del ruolo che riveste. La carica istituzionale che i sindaci si ritrovano a ricoprire, comporta indubbiamente delle responsabilità delle quali Chiara è ben conscia e, con grande coerenza, ha voluto sgombrare il campo, a testa alta, da qualunque interpretazione possibile, facendo sapere che non ha e non avrà alcuna intenzione di sottrarsi a queste responsabilità.
A Chiara, del resto, in queste ore è andato il sostegno e la vicinanza di diversi sindaci e amministratori locali, tutti ben consapevoli di quanti siano i rischi e le responsabilità a cui, proprio i sindaci, si ritrovano esposti ogni giorno.Lo stesso presidente dell’ANCI Antonio Decaro – ha sottolineato in conclusione Gravina – pur non entrando, come è giusto che sia, nel merito della sentenza, ha dichiarato ufficialmente come la condanna di Chiara Appendino per i disordini di Piazza San Carlo del 2017, ci ponga ancora una volta di fronte a un problema enorme in relazione al difficile ruolo dei sindaci, sul quale appare sempre più utile aprire una riflessione a livello istituzionale.”