“Le conoscenze statistiche per indirizzare la rinascita” è il titolo del convegno promosso e organizzato dall’Università degli Studi del Molise, tenutosi ieri, nell’Aula Magna dell’Ateneo molisano, alla presenza di un ospite d’eccezione come il Presidente dell’ISTAT, Prof. Gian Carlo Blangiardo.
Dopo la relazione introduttiva del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Molise, professor Luca Brunese, si sono susseguiti gli interventi del professor Claudio Lupi, ordinario di Statistica Economica; della professoressa Luisa Corazza, Direttrice del Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini; del professor Giuseppe Peter Vanoli, Prorettore agli indicatori di qualità e alle iniziative strategiche d’Ateneo e di Cecilia Tomassini, professoressa ordinaria di Demografia.
Presenti e chiamati a intervenire per i saluti istituzionali, anche il presidente della regione Molise, Donato Toma, e il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina.
“Dai numeri spesso partono impostazioni di progetto e programmazione e i numeri, quelli raccolti e ordinati in modo scientifico, possono aiutare le amministrazioni locali e gli enti ad avere una panoramica precisa di ciò che accade nella propria realtà. – ha detto Gravina – Per il nostro territorio, i dati statistici sono una fonte d’informazione dalla quale partire per renderci conto del tipo di visione progettuale che occorre mettere in campo in funzione delle specificità del nostro territorio, della nostra struttura economica, produttiva e, soprattutto, sociale.
La ridefinizione di nuovi schemi che permettano, per fasi, di giungere a un’inversione di rotta per ciò che concerne l’aspetto demografico e produttivo della nostra regione, è strettamente legata a quanto e a come sapremo contemperare le dinamiche e le necessità della sfera economica con quelle dei diritti e dei servizi da rendere alla società.
Un luogo dove l’amministrazione riesce a offrire ai propri cittadini servizi efficienti a tutti i livelli, è un luogo nel quale è più facile che si decida di rimanere a vivere. Perché ciò accada, ovviamente, è necessario che ognuno faccia la sua parte e che si generi un virtuoso meccanismo di rilancio economico in grado di proporre opportunità lavorative il più possibile immediate.
In tal senso, – ha aggiunto il sindaco di Campobasso – una forte spinta potrà giungere da ciò che prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nella nostra regione, oltreché dalla partenza di nuove opere cantierabili, funzionali allo sviluppo e alla qualità della vita che Campobasso e il Molise devono garantire ai propri abitanti.
I Comuni sono il primo centro di spesa e la stazione appaltante più grande d’Italia. – ha sottolineato Gravina – Tutti insieme, possono muovere volumi economici importanti se vengono messi nelle condizioni di operare senza rallentamenti di ordine burocratico. Di questo si sta discutendo in ambito nazionale per invogliare il sistema produttivo a delineare un prossimo futuro fatto di nuovi investimenti. La nostra città, come tutta la regione, sta sperimentando un’emorragia demografica che va avanti da tempo; noi come amministrazione cittadina – ha detto in conclusione Gravina – ci stiamo muovendo spostando l’attenzione soprattutto sugli investimenti pubblici per le infrastrutture, in modo che attraverso quest’azione e ciò che ne deriverà si possa dare un contributo concreto alla rinascita sociale, economica e produttiva del nostro territorio. Del resto, il messaggio che ci ha trasmesso il Presidente dell’Istat quest’oggi è preciso e lucido nella sua immediatezza: si può fare, ci ha detto.Noi lo dobbiamo, come amministratori, alle giovani generazioni, ma anche alle fasce più deboli della popolazione che sono quelle che maggiormente hanno risentito del lungo protrarsi nel tempo della situazione pandemica.”