Sperimentare in ambienti reali i modelli di business di domani. Questo è il messaggio che da Torino lanciano, all’unisono, le 13 Case delle Tecnologie Emergenti presenti sul territorio nazionale, tra le quali figura anche MolisCTE, la Casa delle Tecnologie Emergenti del Comune di Campobasso, finanziata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con quasi 11 milioni di euro.
Nel corso dell’Innovation Roadshow di Torino, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è intervenuto per sottolineare quanto siano determinanti i ruoli che, inisieme, le Amministrazioni locali e nazionali devono assolvere per portare innovazione nel sistema imprenditoriale nazionale, nel caso specifico di Campobasso e di MolisCTE partendo dai settori della smart city e dei servizi intelligenti per il cittadino e per le imprese, nel campo della salute, dello sportech, del wellness e del wellbeing.
“Le opportunità che offre questo progetto a livello nazionale, vanno poi esplorate partendo da ciò che più è adatto al proprio contesto di riferimento e tenendo conto dei bisogni reali del nostro territorio. – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, presente all’incontro di Torino – La nostra regione ha forte necessità di accompanare le imprese e le PA locali verso l’esterno, verso nuovi mercati, e le infrastrutture digitali che le Case delle Tecnologie Emergenti creano e realizzano, per Campobasso e per tutto il Molise possono essere determinanti per la costruzione di quel sistema di autostrade digitali che permetta alle nostre realtà imprenditoriali e culturali di superare ogni forma di isolamento.
La tecnologia è uno strumento importantissimo in questo senso – ha sottolineato Gravina – e va stimolata una cultura della rete che incontri come questo di Torino, come ha ben spiegato la dottoressa Donatella Proto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, servono a noi Amministrazioni coinvolte e scelte in Italia come sedi delle Case delle Tecnologie Emergenti, a prendere coscienza dell’importante ruolo di mediazione culturale digitale che abbiamo per permettere e agevolare il trasferimento tecnologico dai centri di ricerca al mercato vero e proprio.”