L’evento, svoltosi domenica 3 marzo è stato organizzato dalla Polifonica Monforte e l’associazione ‘Molise Radici’, assieme alla scuola ‘Montini’, patrocinato dal Comune di Campobasso.
I bambini della Montini sono stati i protagonisti cha hanno aperto il Carnevale una storia tradizionale cittadina, ossia ‘Concetta di Mascione e Francesco lo sfaticato’: la ricca contadina promessa in sposa a Pasquale di Cerce, più benestante di Francesco. Ma il suo spasimante riesce a mettere la fede al dito alla ragazza incolpando il rivale di un furto che aveva commesso in realtà Francesco facendosi aiutare dagli zingari. Personaggi realmente esistiti, come Ciccill faccia di creta, alcuni dei quali vissuti a Sant’Antonio Abate, cuore della città.
Poi lo spettacolo della Polifonica Monforte guidata da Rosa Socci, che ha riportato in scena ‘La Mesaiola – Dodici mesi dell’anno’: ogni cantore ha interpretato un mese dell’anno con le sue caratteristiche. Poi l’omaggio ad Adriano Parente, scomparso poco tempo fa e considerato il menestrello della canzone popolare campobassana. E’ stato eseguito il ‘Ziu zì’, brano che fino all’anno scorso era interpretato da Parente che lo aveva ricevuto ‘in eredità’ da Antonio Socci, padre di Rosa . La musica del componimento è di Lino Tabasso su versi di Francesco Paolo de Santis.
Quindi uno spaccato molto apprezzato, la poesia in vernacolo campobassano interpretato da Pina Di Nardo, che ha incarnato anche la Quaresima.