Grande successo per l’Academy di Coldiretti Giovani Impresa in Molise. Nella giornata del 10 maggio, i giovani imprenditori del Molise si sono ritrovati nella sala congressi della federazione regionale di Coldiretti Molise a Campobasso dove hanno preso parte ad una giornata formativa che ha visto protagonisti i giovani molisani che hanno scelto l’agricoltura come loro futuro lavorativo. L’Academy di Giovani Impresa è nata come Scuola strategico-politica diretta agli imprenditori under 30, pensata per sostenere la crescita dirigenziale delle nuove generazioni di agricoltori.
Ai lavori, protrattasi per l’intera giornata, hanno preso parte anche la Delegata regionale di Coldiretti giovani Impresa, Veronica Barbati, e collegati in videoconferenza il professor Fabrizio De Filippis, esperto di economia rurale, ed i dottori Paolo Di Stefano e Luca Gaddoni dell’Ufficio Coldiretti di Bruxelles. A fare gli onori di casa il Vicepresidente regionale di Coldiretti Molise, Adamo Spagnoletti, il Direttore regionale, Aniello Ascolese, il Presidente provinciale di Campobasso, Giacinto Ricciuto, e Mario di Geronimo nella sua duplice veste di Delegato regionale di Coldiretti Giovani impresa e Presidente provinciale di Isernia.
I lavori, coordinati dalla dottoressa Daniela Dionesalvi di Coldiretti Giovani Impresa, e Mario Di Geronimo, hanno stimolato i giovani partecipanti ad una costante riflessione sulle aree tematiche più rilevanti e di attualità per l’agroalimentare italiano al fine di contribuire in maniera fattiva allo sviluppo del settore primario dei territori. Tematiche di grande attualità e interesse su cui la Delegata nazionale Veronica Barbati ha spronato i giovani a diventare protagonisti del loro futuro come dell’intero settore primario. “I giovani sono il futuro – ha detto parlando ai partecipanti – e Coldiretti sta mettendo tanto in campo per tutti noi. Ci sono tante difficoltà nella vita lavorativa di ognuno di noi; ad esempio nessuno immaginava che ci saremo trovati a fronteggiare una pandemia e poi una guerra alle porte dell’Europa”.
“Ma questo – ha aggiunto – non deve assolutamente scoraggiarci. Dobbiamo prendere le iniziative giuste a tutela del nostro lavoro, a cominciare da un giusto reddito per chi produce cibo, e del nostro territorio come abbiamo fatto lanciando la battaglia contro il fotovoltaico a terra che ha acceso i riflettori sul pericolo di trasformare i nostri campi, fertili e coltivabili, in distese di pannelli per la produzione di energia elettrica. Per questo – ha concluso – è importante che i giovani sappiano raccogliere le istanze del territorio, approfondire le tematiche e proporre soluzioni ai vari problemi che potranno presentarsi anche in futuro”.
Un incoraggiamento in tal senso è giunto anche dal Vicepresidente Spagnoletti e dal Direttore Ascolese che, confermando il sostegno dell’Organizzazione a tutti i giovani imprenditori, hanno invitato i ragazzi a non scoraggiarsi nelle difficoltà ma a rendersi parte attiva e propositiva nelle sfide del futuro che attendono il settore agroalimentare tanto nazionale che locale.
Testimonianze positive in tal senso sono giunte dai di Presidenti provinciali di Isernia e Campobasso, Mario Di Geronimo, e Giacinto Ricciuto, che hanno saputo far crescere le proprie aziende, l’una di produzione di Tartufi e miele e l’atra di latte, affrontando sempre le difficoltà con impegno e caparbietà.
Importanti spunti di riflessioni sono inoltre scaturiti anche dagli interventi del professor De Filippis come dei dottori Di Stefano e Gaddoni dell’Ufficio Coldiretti di Bruxelles. La nuova Pac, la tutela dell’ambiente e del vero Made in Italy e la grande battaglia intrapresa da Coldiretti contro il Cibo sintetico hanno catalizzato l’attenzione dei giovani imprenditori che hanno interagito con i relatori facendo osservazioni e domande; un segnale questo della dinamicità delle nuove generazioni di agricoltori.
Dai quesiti rivolti ai relatori sono, infatti, emersi importanti spunti di riflessione su tematiche quanto mai attuali come le problematiche legate al giusto reddito per gli agricoltori, ai prezzi dei prodotti ed all’ingresso nel Paese di grano estero ma anche al mutamento dei mercati internazionali che influenza in maniera importante quello nazionale e locale per arrivare al rapporto fra etica ed agricoltura, un tema, hanno sottolineato i ragazzi, quanto mai attuale in un periodo storico in cui le grandi multinazionali stanno spingendo sulla produzione di “cibo” sintetico.