In Molise 22 mila persone sanno di avere il diabete (9 mila in più rispetto al 2000). Si tratta di una percentuale alta, 5,8%, ma probabilmente ancora sottostimata. Si può pensare che almeno 30 mila persone nella Regione abbiano il diabete magari senza saperlo o senza curarlo. Cosa significa questo per le famiglie interessate e per la collettività? Non c’è una risposta unica: una persona con diabete ben formata, motivata, che accede alle cure del diabetologo, ai farmaci e ai presidi appropriati, probabilmente manterrà il diabete in equilibrio senza troppe difficoltà e riuscirà a rimandare o a evitare complicanze.
Se invece non riceve l’educazione necessaria e non accede alle cure del caso avrà una maggiore probabilità di sviluppare infarti, ictus o problemi anche seri agli occhi, ai reni o ai piedi. Nel primo caso sarà un soggetto attivo nella sua famiglia, sul lavoro e nella comunità; nel secondo caso si sentirà più facilmente un peso e richiederà cure costose.
Chi fa la differenza? Le persone certamente con le loro famiglie, i diabetologi e i team diabetologici. Ma soprattutto l’organizzazione del servizio sanitario. Il Piano Nazionale Diabete redatto dal Ministero della Salute e apparso sulla Gazzetta Ufficiale disegna un modello ottimale di assistenza. La Giornata Mondiale del Diabete, oltre a organizzare eventi di informazione e prevenzione, come le ‘glicemie in piazza’ in molte città del Molise, si pone un obiettivo ‘politico’.
“Adottare e mettere in atto il Piano Nazionale Diabete sarebbe l’ideale ma in Molise, dove manca perfino il Piano Sanitario Regionale, ci accontenteremmo di obiettivi più elementari. Per esempio rendere omogenee le modalità di cura e di assistenza, garantire un presidio diabetologico nelle città che ne sono sprovviste, aumentare le risorse delle Diabetologie sul territorio, riprendere le fila di un rapporto con i Medici di Medicina Generale dopo il fallimento dei progetti di gestione integrata, erogare in modo appropriato e con un iter razionale presidi e farmaci”, spiega Simonetta Di Vincenzo, Coordinatrice della Giornata Mondiale del Diabete per il Molise.
Nel corso della Giornata Mondiale del Diabete 2013 verrà proposto alle persone interessate di firmare una Cartolina da inviare all’Assessore alla Politiche Sanitarie, nonché Commissario ad acta e presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura affinché il governo regionale faccia la sua parte per affiancare chi già si sta muovendo nella prevenzione e nella gestione del diabete.
“I conti della Sanità in Molise sono in dissesto è vero, ma tagliare sul diabete è il modo migliore per allargare questa voragine. Una persona che non segue il suo diabete perché non ha le informazioni necessarie o non riesce ad accedere alle cure appropriate, si ricovera più spesso a causa del diabete (quasi un molisano su 100 ogni anno va in ospedale con il diabete quale prima diagnosi) o per le sue conseguenze gravi e costosissime da curare: infarti, ictus, problemi alla vista, ai reni e ai piedi. Non è certo il caso di risparmiare su questa voce, anzi direi che è il caso di investire”, commenta la Coordinatrice della Giornata Mondiale del Diabete.