Le idee di riforma dell’esame di maturità lanciate dal neo ministro all’Istruzione Stefania Giannini, lasciano perplessi il sindacato Gilda. A tal riguardo il coordinatore regionale e presidente provinciale di Campobasso prof. Michele Paduano ha dichiarato:” Sull´esame di maturità si sta ripetendo il solito copione che va in scena in Italia: si fugge dal nodo centrale del problema. La questione principale non ruota intorno ai commissari interni o esterni, ma al valore legale del titolo di studio. Istituire commissioni composte soltanto da docenti interni non sarebbe una novità, visto che l´esperimento fu tentato già dall´ex ministro Moratti e si rivelò un flop. Se si vuole davvero cambiare l´esame di maturità, occorre aprire un dibattito culturale serio che coinvolga anche il tema dell´autonomia scolastica.
In Italia il diploma di Maturità ha valore legale – spiega Paduano – perché a stabilirlo fu il 90% dell´Assemblea Costituente e i commissari esterni servono per garantire uniformità su tutto il territorio nazionale. Modificare questo sistema è una scelta politica che va dibattuta in Parlamento e non deve essere un´operazione dettata da motivi economici.
Non è abolendo i commissari esterni – conclude Paduano – che il ministero dell´Istruzione può attuare i risparmi richiesti dalla spending review”.
Gilda Insegnanti: sull’esame di maturità il Ministro sbaglia
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