Molise terra di mulini. Parte da lontano, guarda in faccia il presente e punta al futuro il progetto di alternanza scuola/lavoro che per alcune settimane, tra maggio e giugno, porterà gli alunni della 3^H del liceo scientifico Romita di Campobasso a conoscere due realtà vivaci del contesto regionale: il mulino Cofelice di Matrice e la nota azienda produttrice di pasta, “La Molisana”.
Per introdurre la presentazione del progetto, la dottoressa Anna Gloria Carlini, dirigente scolastico, nel ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tale iniziativa, (in risposta all’avviso pubblico del 5/04/2017) ha sottolineato l’importanza del Programma Operativo Nazionale per arricchire la formazione dei ragazzi anche con lo studio del territorio in cui vivono.
“Conoscere e valorizzare il Molise: un’impresa possibile” si traduce infatti in un’esperienza sul campo, dalla piccola azienda all’industria, fra tradizione e innovazione, per poi approfondire in classe il tema della sicurezza sul lavoro e dell’igiene alimentare. Per esaminare gli aspetti scientifici e cominciare ad entrare in confidenza con la Costituzione. Molti i tutor che accompagneranno la classe, a garanzia di una miglior riuscita del progetto. Si tratta delle docenti Antonella Presutti, Viviana Mainella, Adele Sabelli e Maria Rubino, dei partner esterni Giovanni Piscolla e Gabriella Faccone e dei tutor aziendali Dionisio Cofelice e Flavio Presutti.
Interessante l’intervento del titolare della ditta Cofelice: “la storia di questa regione viaggia attraverso la produzione del grano – ha affermato – perciò oggi noi artigiani vogliamo rappresentare il Molise con il farro, il granone antico e i legumi (cicerchie, fave e piselli verdi) da cui ricavare farine ottime e più digeribili per produrre pasta”.
E, per i ragazzi, impegnarsi nella comparazione organolettica tra materia prima originaria e farine di larga scala significherà anche iniziare ad apprezzare un cibo più sano. Diverso il percorso tra le corsie de “La Molisana”. Seguire la filiera produttiva fino al confezionamento e alla commercializzazione della pasta, in Italia e all’estero, approcciarsi con un’organizzazione aziendale ben strutturata, con strategie di marketing e comunicazione, sarà come aprire un varco nel mondo del lavoro. Da qui lo slogan “sapere, per saper fare e saper scegliere” enunciato dalla professoressa Ascione, (referente d’Istituto per l’alternanza scuola/ lavoro) al fine di far risaltare quanto la didattica innovativa influisca sulla crescita culturale, letteraria, scientifica e pratica degli studenti. Parole che suonano come un sollecito alle istituzioni affinché intervengano con nuove direttive idonee a favorire sempre più i contatti tra la scuola ed il contesto lavorativo.
Rossella Salvatorelli