In riguardo alla replica diramata via web dall’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Campobasso Pietro Maio, circa le doglianze manifestate dall’ACEM nei giorni scorsi sull’inopportunità del ricorso a gare aperte per lavori di piccoli importi, l’Associazione puntualizza quanto segue.
L’ACEM è innanzitutto rammaricata che l’Assessore Maio non abbia compreso bene il tenore della lamentela che non sta tanto nella velocità di attivazione dei bandi di gara, quanto nella circostanza che tale velocità – e qui sta il paradosso – potrebbe non arrecare vantaggio alcuno alle imprese, all’indotto ed all’occupazione del territorio di cui egli parla.
Ciò in quanto, con la crisi del settore, imprese “spregiudicate” di fuori regione potrebbero concorrere alla gara con ribassi mostruosi e aggiudicarsi i lavori a discapito delle imprese del posto.
Viceversa, queste ultime potevano essere interpellate anche in assenza e nelle more dell’emanazione del regolamento dei lavori in economia, semplicemente effettuando un’indagine di mercato ai sensi dell’articolo 125 del codice appalti ed invitando da un minimo di 5 operatori in su: in questo caso si sarebbero accorciati i tempi di cui parla l’Assessore, al contrario pesantemente aggravati con una procedura aperta che gli addetti ai lavori ben sanno cosa comporti quanto a lungaggini, dispendiosità, termini e farraginosità.
E questo, secondo l’Associazione, è mancanza di coraggio e di acume politico e, come afferma l’Assessore Maio, può anche esprimere la voglia di fare per il bene superiore, ma senza la destrezza di coniugare quest’ultimo con gli interessi della realtà territoriale, di cui l’Amministrazione dovrebbe costituire ente esponenziale, in factum si traduce in sterile baluardo di astratti principi.
“Non riesco a comprendere a quale territorio appartengano le imprese e l’occupazione di cui parla l’Assessore Maio – commenta il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro – e lo invito nuovamente nelle more dell’adozione del regolamento a far ricorso come fanno anche altri enti appaltanti in Regione agli strumenti che la legge consente per aiutare in un certo qual modo le aziende locali per lavori di piccoli importi. Confermo che se queste gare saranno aggiudicate fuori, ci mobiliteremo verso il Municipio!”.