Martedì pomeriggio ho assistito ad un incontro, tenutosi presso la scuola elementare di via Crispi, tra il Sindaco di Campobasso, gli assessori ai LL.PP e alla Cultura, la Dirigente scolastica della scuola elementare e materna di Via Crispi e una rappresentanza di genitori. L’incontro, organizzato dal Comitato genitori, era finalizzato ad avere risposte dall’Amministrazione sul futuro degli edifici (com’è noto la scuola comprende più plessi) e, soprattutto, una risposta concreta su quale sarebbe stato il futuro della stessa scuola alla stregua del nuovo piano di dimensionamento scolastico e nell’ambito di una programmazione generale che, sembra, stia interessando l’intero territorio comunale. L’attenzione e la partecipazione dei genitori (non tantissimi ma una buona rappresentanza) è stata molto alta….ho avvertito, forse per la prima volta, la loro grande preoccupazione nel “non conoscere” lo stato della scuola, e nel “non sapere” se essa sarebbe stata interessata da futuri interventi.
Il Sindaco dopo aver sottolineato la “grande e importante rilevanza” che attribuisce alla scuola al di là dell’offerta formativa, ha illustrato in linee generali la programmazione a breve e medio termine, informando sulla costruzione delle due nuove scuole materne già in corso d’esecuzione, sul grosso intervento finalizzato alla riapertura della Kennedy, sulla nuova scuola di Mascione e su qualche intervento per le scuole del CEP. Su via Crispi per il momento niente!!!! Eppure solo un anno fa, quando il Presidente Renzi scrisse ai Sindaci per sapere quali scuole necessitavano di interventi, stabilendo delle priorità ,la scuola di via Crispi era al primo posto in graduatoria. Alle continue e numerose domande sul perché di questo “giro di boa”, l’Assessore ai Lavori Pubblici ha risposto chiaramente che si tratta di scelte politiche. Ho assistito a tutto l’incontro conclusosi, anzi interrotto, alle ore 17:00 perché sia il Sindaco che i due assessori avevano impegni improcrastinabili….(nonostante avessero appena detto che la scuola ha una notevole rilevanza).
C’è poco da commentare sull’esito di tutta la riunione che non ha affatto rassicurato i genitori, anzi più decisi che mai, si interrogavano sui rischi che quotidianamente corrono i propri figli. Cittadinanzattiva si occupa di edilizia scolastica ormai da molti anni e ogni anno presenta un rapporto annuale sullo stato delle scuole, che puntualmente rileva la mancanza di interventi considerevoli e frutto di un’assenza di programmazione. Nell’occasione è stato ricordato agli Amministratori presenti che gli Enti locali sono tenuti ad aggiornare i dati relativi agli edifici oggetto di interventi di edilizia scolastica finanziati dalla Regione Molise per poter accedere ai finanziamenti, dati che devono tener conto degli elementi delle anagrafiche di edilizia scolastica e degli studi tecnici (cosi detti di primo e secondo livello) commissionati dalle varie amministrazioni (con onerosi costi a carico della collettività), il tutto proprio per effettuare le corrette scelte politiche.
La giornata di Martedì è stata invece la conferma di come le Amministrazioni agiscono senza tenere nella giusta considerazione il bene degli alunni, infatti non si può considerare tale un’Amministrazione che dichiara di:
– voler fare interventi, senza alcuna valutazione oggettiva, in assenza di un’anagrafe sulla popolazione scolastica integrata da un’anagrafe dell’edilizia scolastica;
– voler operare senza capire bene quali sono i reali fabbisogni della scuola di oggi;
– voler a tutti i costi mantenere la scuola del quartiere, o meglio di qualche quartiere;
– voler a tutti i costi costruire una scuola in campagna senza capire se ci saranno realmente gli alunni che la occuperanno;
– voler mantenere un equilibrio (senza specificare di quale equilibrio si parli) .
Una Amministrazione che è contraria ai poli scolastici, l’unica soluzione per la gestione futura del sistema educativo dalle scuole dall’infanzia alle medie inferiori, per ogni comune di media grandezza – e i poli scolastici intercomunali per i comuni sotto i 3000 abitanti… –, alla luce del patrimonio di edilizia scolastica disponibile, delle norme di sicurezza, del costo delle manutenzioni urgenti e anche della nuova distribuzione della popolazione in età scolare è un’Amministrazione che non guarda avanti verso il miglioramento delle infrastrutture sociali del proprio territorio e non fa sicuramente crescere la città.
Non si comprende come non si voglia accettare un modello di scuola moderna, in grado di accogliere i bambini almeno dalle elementari alle medie, che sia fornita di tutte le strutture necessarie, dalle palestre – solo una bassa percentuale delle strutture attuali ne è dotato – alle biblioteche, dalle sale conferenze alle aule adeguate, dai giardini ai laboratori, che non abbia barriere architettoniche e che sia autosufficiente sotto il profilo energetico. Se si attribuisce alla scuola grande valenza , ci si deve convincere che la scuola deve essere anche un luogo dove promuovere la socialità e mostrare davvero che le buone pratiche possono essere messe in atto.
L’Amministrazione non ha voluto e non è stata in grado di argomentare alcun aspetto prospettato dai genitori, che si sono sentiti rammaricati per aver perso l’occasione di un confronto costruttivo, serio e duraturo rivolto a progettare assieme quello che dovrebbe essere il futuro patrimonio edilizio scolastico della città. Non vogliamo pagare le conseguenze di scelte dettate solo da esigenze di visibilità politiche .
Cittadinanzattiva dissente da questo voler fare “politica” sulla pelle degli alunni. La scuola va difesa e i ragazzi devono studiare in tutta sicurezza, dalla presa volante in classe che va immediatamente sistemata, alla solidità di tutta la struttura.
Cittadinanzattiva Onlus
Segretario regionale del Molise
dott.ssa Giovanna Pizzuto
Futuro degli edifici scolastici: Cittadinanzattiva dissente da questo voler fare “politica” sulla pelle degli alunni
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