“Nessuno stato di agitazione, solo la scelta di Cobas di uscire dal tavolo delle trattative” cosi la Fondazione Giovanni Paolo II commentando quanto dichiarato da Maria Luisa Di Bianco, segretario regionale dei Cobas, in riferimento alle trattative in corso sul rinnovo del contratto di lavoro del personale in forza alla Fondazione.
La necessità del cambio di contratto, ha spiegato il Direttore Generale ai sindacati in fase di avvio della trattativa, deriva dall’ impostazione del nuovo modello organizzativo della Fondazione che diventerà “Gemelli Molise” e quindi sarà un ospedale della rete Gemelli che opererà in Molise, in strettissima collaborazione e sinergia con il Policlinico Gemelli di Roma. Da questo deriva quindi la necessità di avere un unico contratto collettivo di lavoro di riferimento e dalla necessità di proporre nuove norme per la disciplina dei rapporti di lavoro, che sarà più attuale e migliorativo rispetto al contratto vigente, se il tavolo della contrattazione riuscirà a convergere sulle modifiche necessarie e tanto attese.
Il cda della Fondazione ha dato mandato di contrattare tutti quegli aggiornamenti che saranno compatibili con il bilancio della fondazione, ribadendo che sarà sufficiente la conferma di questo budget di gestione da parte della regione perché potranno essere riconosciuti alcuni istituti contrattuali che fino adesso non è stato possibile riconoscere nel passato. Infatti la Fgps ha raggiunto la condizione di equilibrio virtuoso nell’ultimo periodo anche grazie allo splendido lavoro del personale, quindi è giusto gratificare il personale per il lavoro fatto con spirito di squadra e attaccamento alla struttura.
“Sono mesi che lavoriamo in sinergia con tutte le parti sociali e saremo ancora insieme lunedì per discutere di come arrivare alla definizione di un contratto che veda tutti soddisfatti e intenti a lavorare per l’obiettivo comune, la salute dei cittadini pazienti” ricorda la Fondazione Giovanni Paolo II. Il contratto in discussione non sarà speculare a quello applicato al Gemelli ma rispetterà le caratteristiche e le peculiarità organizzative della sede di Campobasso. Le relazioni sindacali avviate e la contrattazione sul tavolo si stanno occupando infatti, tra le altre cose, anche di premiare economicamente le professionalità impegnate ogni giorno all’interno Fondazione Giovanni Paolo II per mantenere la tradizione di un’assistenza sanitaria di eccellenza per tutti i pazienti che scelgono di farsi curare al “Gemelli Molise”.