Festa della Donna, che sia un momento di profonda riflessione sui reali problemi, soprattutto nel mondo del lavoro

“A Campobasso come in altre parti del mondo oggi 08/03/2018 si celebrerà la c.d. festa della donna. Anche noi del Coisp parteciperemo in qualità di invitati all’evento che si terrà a Campobasso presso l’Aula Magna di Ateneo dell’Unimol in via De Sanctis, per condividere insieme agli Enti organizzatori le tematiche relative alle Pari Opportunità con riferimento alle discriminazioni sui luoghi di lavoro.” Esordisce così Giovanni ALFANO, Segretario Generale Regionale in Molise del COISP, sindacato indipendente di Polizia. “La nostra funzione di osservatori privilegiati del problema ci porta a fare semplici ma sincere costatazioni. Innanzitutto in ambito lavorativo parlando della condizione della donna all’interno degli ambienti della Polizia di Stato, a decorrere degli anni ottanta, quelli della riforma che ha portato alla smilitarizzazione ed all’introduzione nel Corpo delle prime donne. Molte di esse provenivano dal Corpo di polizia femminile che fu un corpo di polizia italiano, istituito nel dicembre 1959, composto da personale femminile e dedicato a tematiche delicate e di rilievo morale, come la protezione della donna e la tutela dei minori. Ovviamente dal 1981 ad oggi molte donne sono entrate in Polizia e solo verso la fine degli anni novanta si è avuta una certa parità anche nelle cariche apicali.

Ad oggi però nonostante i passi da gigante che si sono fatti negli arruolamenti non ancora si raggiunge la vera parità. Quella parità tanto sospirata che in tutti i campi lavorativi dovrebbe corrispondere al 50%. In passato le poche donne presenti ed appartenenti al Corpo, in qualità di ufficiali di polizia giudiziaria, venivano utilizzate quasi esclusivamente all’interno della squadra del buon costume delle questure, per il contrasto dei reati contro la moralità pubblica, i minori e reati a sfondo sessuale ma anche per la tutela del lavoro minorile e femminile. Apposite sezioni di polizia femminile furono istituite presso ogni procura della Repubblica. Come si diceva esso fu soppresso con la legge n. 121 del 1º aprile 1981 ed il personale integrato nella Polizia di Stato. Da allora fino ai giorni nostri è stato sempre un crescendo di qualità e soprattutto di valida presenza femminile anche in tutti quei servizi operativi, prima caratterizzati da diversi tabù ma che oggi spaziano dall’ordine pubblico fino all’attività di Polizia Giudiziaria.

Immaginiamo la donna poliziotta che abbia superato quei limiti operativi con impegno e costanza fino ad arrivare alla piena parità nei ruoli e nelle competenze. Abbiamo ad esempio donne poliziotte come artificieri e come istruttori di tiro. Nella Polizia di Stato a differenza di altri campi lavorativi non abbiamo disparità economiche tra i due sessi ed i livelli economici sono ampiamente equiparati per funzioni e competenze. Il recentissimo riordino porterà anch’esso benefici evidenti verso una parità anche numerica nell’arruolamento in Polizia perché finalmente si avrà l’incorporamento solo dalla vita civile con bandi pubblici e non più con passaggi obbligati nelle forze armate molto limitativi fisiologicamente per il sesso femminile.
Tutte le tematiche di uguali opportunità di cui sopra che vanno dall’insistenza sulla presenza alla pari delle donne nella Polizia di Stato fino all’abolizione, in via di definizione, dell’arruolamento prevedendo il passaggio obbligato nelle Forze armate, sono state tutte prerogative frutto di numerose battaglie delle Organizzazioni Sindacali che in Polizia sono state introdotte a partire dal 1981. Infatti, con la predetta legge di riforma n.121 tra le altre grosse novità introdotte oltre alla smilitarizzazione ed all’introduzione della donna (già allora definita alla pari ma di fatto solo dopo diversi anni) c’è stata quella dell’introduzione dei sindacati. Il Coisp rivendica dalla sua nascita, ovvero dal 1992, diverse di queste battaglie.
Ad oggi, quindi, possiamo affermare di essere pienamente soddisfatti di raccogliere tali risultati ma lo saremo ancora di più quando si avrà la parità completa al 100%.
Non di meno è il ruolo del Sindacato Indipendente Coisp impegnato socialmente già da diversi anni per cercare di contribuire energicamente alla lotta contro il c.d. femminicidio.
Nel Molise questa Segreteria Regionale ha sottoscritto e posto in essere diversi protocolli d’intesa al fine di svolgere opere buone a favore della lotta contro la violenza di genere.
In primis va ricordato che dopo anni di esperienza maturata sul campo da Poliziotti e Poliziotte che già durante il loro lavoro quotidiano sono impegnati a 360° in queste attività di prevenzione e repressione si deve lavorare in rete con tutte le parti sociali ed istituzionali.
Lavorare sulla prevenzione significa investire risorse in progetti validi come quelli volti alla formazione di operatori specializzati, oppure quello di prevenzione denominato codice rosa e soprattutto su progetti di reinserimento sociale e lavorativo delle vittime di violenza che spesso tornano nel domicilio dell’orco cattivo in quanto legate ad esso dal filo economico che le vincola.
Non solo il giorno 08 Marzo, giornata internazionale della donna ed il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere, bisogna parlare di queste tematiche ma tutto l’anno! A partire dalle famiglie e dalle scuole (il Coisp ha operato anche in questo settore) bisogna gettare il seme del rispetto e della cultura sensibilizzando i ragazzi a questi temi cosi delicati.
Il nostro auspicio anche in questo impegno sociale certificato e garantito dal Coisp è quello che in futuro, lavorando in una vera rete in maniera energica e convintamente si riesca a far diminuire il numero, aimé ad oggi ancora troppo alto, delle vittime di femminicidio.
Un pensiero ci assilla da diversi giorni e sensibili al problema vorremmo ricordare con un minuto di silenzio tutte le vittime ed in particolare la dolce Pamela morta a Macerata in circostanze veramente tragiche.
Infine, ricordiamo che nonostante altro problema attuale che colpisce oggi il dipendente dell’Amministrazione della Polizia di Stato, consistente nell’avere a disposizione poche e logore risorse presenti sul territorio, riesce con passione e competenza ad essere sempre presente nelle circostanze di allarme mettendosi a disposizione del cittadino. Di quel cittadino che a volte prende le stesse Forze dell’ordine come sfogatoio pubblico.
Ci auspichiamo che con i nuovi arruolamenti si possa rinforzare e migliorare la difesa del cittadino e seguendo la linea di questo comunicato la difesa delle donne vittime di violenza ”

Segreteria Regionale COISP Molise

Commenti Facebook