Al termine di un iter procedurale iniziato nel 2008, nella prima mattina di giovedì, i Carabinieri della Stazione di Sepino hanno tratto in arresto un 28enne del luogo, ritenuto responsabile, in concorso con altri, dei reati di estorsione, furti aggravati e minacce.
L’uomo, rintracciato in paese e destinatario di un provvedimento di cattura emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso, dopo le formalità di rito e i rilievi foto segnaletici, è stato associato alla Casa Circondariale di Campobasso, ove dovrà rimanervi ristretto per scontare la pena di anni 4 e mesi 2 di reclusione.
Il provvedimento cautelare giunge a termine di una attenta e precisa attività di ricognizione effettuata dai Carabinieri della Stazione di Sepino, che hanno diligentemente refertato all’Autorità Giudiziaria gli episodi delittuosi e di volta in volta fornito un aggiornamento di situazione sul soggetto monitorato.
Il reato di estorsione, del quale il giovane si rendeva autore insieme a due complici, risale al maggio del 2012, quando tutti e tre si presero gioco di un soggetto psicologicamente instabile ed ospite di una casa famiglia. Le indagini hanno permesso di mettere in luce che il ragazzo si fece accompagnare dai tre correi a Campobasso per l’acquisto di un televisore, del quale i tre trattennero lo scontrino fiscale. Con il passare del tempo hanno poi utilizzato lo scontrino per estorcere somme di denaro al ragazzo disabile, infatti gli incutevano il timore di denunciarlo se non avesse restituito loro i soldi che gli avevano prestato per il televisore. Prestito che ovviamente non era mai stato elargito, ma veniva dimostrato con lo scontrino fiscale. Con tale vessazione psicologica, hanno estorto – nel tempo – la somma di euro 7.000,00, come acclarato dalle risultanze del conto bancoposta della vittima.
Nell’aprile del 2009, invece, il 28enne venne riconosciuto autore di un furto in abitazione e di alcuni altri nel territorio del piccolo comune. L’acume investigativo dei Carabinieri, raccolta una denuncia di furto in abitazione ed ottenute le immagini degli ori rubati – che sono sempre importantissime specie per i grandi valori – aveva indirizzato gli uomini in uniforme a censire i “compro oro” della giurisdizione, individuando in pochissimo tempo proprio gli oggetti trafugati. La filiera al contrario ha permesso di risalire al ragazzo, che nella fattispecie aveva anche le chiavi di quell’abitazione poiché stava curando alcuni lavori domestici.
L’attività investigativa, specie se corroborata dalle informazioni dei cittadini e se svolta nell’immediatezza, giunge sempre a conclusioni positive.
La Compagnia Carabinieri di Bojano, continua ad imprimere un significativo impulso al controllo del territorio ed alla prevenzione dei reati predatori.