Esposito (FI): La primavera grillina a Campobasso: da “Città Giardino …a città casino!

” Era la primavera del 2019 quando si è insediata “l’armata” grillina al comune di Campobasso, e come una vera invasione hanno in poche ore cercato di portare la città a brillare… ripulendo le fontane cittadine, lavando piazze e marciapiedi.

L’ordinario – afferma Domenico Esposito, portavoce di FI in comune – era per loro la prima azione da garantire, senza diventare banali ne scontati si sono rimboccati le maniche e tutti a lavare e strigliare la città… pareva che fino ad allora l’immobilismo avesse governato, e “loro” fautori e sostenitori del “reddito di cittadinanza”, fossero gli unici a poter lavorare per bene.

Poi è arrivata la pandemia…che tutto ha ovattato e bloccato…nulla era dell’ordinario più necessario a parere dei “padroni della Città” (cit. Assessore Cretella). Ma il 31 marzo 2022 è cessato lo stato di emergenza durato oltre 2 anni, e con l’avvento della Primavera, come un potente SCHIAFFO IN FACCIA, a Campobasso, e ai campobassani, ci si è ritrovati a vivere non più in una Città Giardino, ma in una “città casino”.


L’asfalto è divenuto la panacea a tutte le esigenze di “decoro urbano”, con l’asfalto si sono fatti e rifatti i marciapiedi, con l’asfalto si sono rattoppate buche e fessure lungo le strade cittadine, a momenti con l’asfalto si rifanno anche fontane e parchi giochi. Il prossimo 19 giugno, Campobasso rivivrà il suo Corpus Domini, e malgrado sono trascorsi ben 2 anni dall’ultima edizione, durante i quali si sarebbe potuto programmare e ideare iniziative di resilienza e ripartenza, avendo anche a disposizione l’importante somma di quasi 250.000 euro (come dichiarato nel corso della Commissione Cultura del 16 maggio u.s. proprio dalla stellata Assessora alla Cultura -Felice) resta tutto invariato, nessuna novità di rilievo, anzi piuttosto idee in retrocessione.

Ci si aspettava il colpo di scena dopo la riapertura e la ripartenza post Pandemia, – continua il consigliere Esposito – ma quello che si prospetta all’orizzonte è il vuoto cosmico. Durante la Pandemia ai commercianti si è data la possibilità di allestire spazi all’esterno delle proprie attività, con la finalità di tenerle in vita, sopperendo alle restrizioni sanitarie che andavano a ridurre la capienza consentita ai locali all’interno; ma alla ripartenza, con un colpo di spugna, l’amministrazione grillina ha cancellato l’agevolazione, e anziché capire il disagio ed il sacrificio di resistere da parte dei commercianti, la Giunta Gravina ha deciso di reintrodurre e addirittura di aumentare il “dazio comunale” inerente le occupazioni di suolo pubblico.

Ma ora che arriva l’estate, sarebbe legittimo credere che la programmazione sia più attenta ed incisiva rispetto al rilancio della Città… ma a guardare in giro si coglie un profondo stato di abbandono e degrado che coinvolge l’intera Città; dai vicoli del Centro storico, alla Via Matris ancora chiusa, al Castello Monforte mai cosi degradato ed abbandonato, per non parlare delle contrade, che sono state teatro di una passeggiata del Sindaco durante i mesi di emergenza, dalla quale si è solo colto che nulla i gialli grillini riescono a fare.

La Collina di San Giovannello poi, a parere dell’Assessore all’Ambiente – Cretella, per quanto riguarda l’alberatura che la ricopre “…andrebbe rasa al suolo…”, così come ha dichiarato durante la discussione in Aula di Consiglio, in ordine ad un atto consiliare che tendeva ad attivare l’amministrazione verso il ripristino dei luoghi e la salvaguardia del decoro pubblico.

Domenico Esposito – Capogruppo di “Forza Italia” al Comune di Campobasso, conclude: “Ho autoprodotto video/denuncia dello stato di degrado ed abbandono di zone significative ed importanti della nostra Città, dal “Terminal Bus” alla “Collina di San Giovannello”, per non parlare di “Piazza Prefettura”, zona centralissima di Campobasso che urla la voglia di riscatto; ma nessun grillino è in ascolto.


In Comune si naviga lungo il fiume dei luoghi comuni, senza alcuna innovazione e/o visione positiva per il futuro di Campobasso. Le erbacce che crescono ovunque, l’inconsistenza di una azione amministrativa che lascia zone della Città nel più totale degrado ed abbandono, cantieri incompiuti, come quello di Corso Bucci, ritardi ed inefficienze che pregiudicano la vita dei commercianti, a posto fisso e ambulanti…tutto rappresenta un chiaro scenario che racconta l’incapacità amministrativa che dilaga nella nostra Città. Oramai il dato è tratto, salvo cambiamenti in ragione delle prossime elezioni regionali, dove i Cinquestelle, così come accaduto per la guida del Governo nazionale, comprendano di non essere capaci da soli, e lascino spazio di governo cittadino ad altre forze politiche, nulla potrà cambiare. Tutto ciò a conferma, che un conto è urlare nelle piazze, e tutt’altra cosa e amministrare nei Palazzi di governo”.

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