Emergenza cinghiali: Tavolo tecnico in Prefettura

“Si comincia ad intravedere un raggio di sole.”
Con queste parole, la prefetta di Campobasso Michela Lattarulo ha chiuso il
tavolo tecnico convocato questa mattina a Palazzo di Governo per affrontare
il problema cinghiali, che sempre più frequentemente si spingono nelle aree
urbane del territorio regionale.
All’incontro hanno partecipato la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte, il
presidente dell’Anci Molise e sindaco di Macchia Valfortore Gianfranco
Paolucci, la dirigente regionale Sandra Scarlatelli, il direttore del Servizio
Prevenzione veterinaria e sicurezza alimentare, il responsabile
dell’Osservatorio Faunistico degli habitat naturali, il comandante provinciale
dei Carabinieri, il rappresentante dei Carabinieri Forestali, il direttore del
Dipartimento di Prevenzione Igiene e Sanità pubblica dell’Asrem e, in video
collegamento, i rappresentanti di Ispra e dell’Istituto Zooprofilattico
dell’Abruzzo e del Molise.
Il confronto, articolato ma proficuo, ha fissato due punti chiave per
fronteggiare questa emergenza: selezione di personale specializzato per
l’abbattimento dei cinghiali e impegno della Regione per il prelievo e lo
smaltimento delle carcasse.
Grazie alla convenzione con il Formez, la Regione Molise sta selezionando
personale qualificato per intervenire in maniera mirata e professionale
nell’abbattimento degli ungulati, che stanno progressivamente
urbanizzandosi. Si tratta di consulenti, il cui impiego potrà essere richiesto
direttamente dai sindaci in caso di emergenza. La selezione, che si prevede
possa essere conclusa entro dieci giorni, rappresenta un passo importante
per affiancare i cacciatori con figure specializzate, come sottolineato anche
dal responsabile di Ispra.
Si è invece in attesa dell’ok al piano economico necessario per il
perfezionamento del contratto tra l’Asrem e una ditta specializzata per lo
smaltimento delle carcasse negli inceneritori. Questo intervento si è reso
necessario a causa del sovraccarico dell’Istituto Zooprofilattico, che in
passato gestiva il conferimento, e del crescente numero di animali da
smaltire, monitorati anche in ottica di prevenzione della peste suina.
Le istituzioni coinvolte, dalla Regione ai Comuni, hanno concordato
sull’urgenza di azioni coordinate e immediate per rispondere a una situazione

che rappresenta un rischio sia per la sicurezza stradale che per l’attività
agricola. Nel solo 2024, si sono verificati 193 incidenti stradali causati da
fauna selvatica, alcuni con feriti, oltre ai gravi danni arrecati ai raccolti.
La prefetta Lattarulo, raccogliendo le istanze dei territori, ha ribadito la
necessità di un intervento sinergico e veloce: “La parola d’ordine è fare in
fretta.”

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