Dopo l’emanazione del decreto per la chiusura delle scuole, ma delle attività didattiche, quindi il personale Ata lavora, dal 5 al 15 marzo, questa mattina la città capoluogo di regione si presentava così.
Partiamo dal Terminal bus, deserto in mancanza degli studenti, e con solo i lavoratori pendolari, quelli ” coraggiosi”, che continuano ad utilizzare i mezzi pubblici. Oggi, visto che il decreto è stato emanato nel tardo pomeriggio di ieri, autobus ed autisti non erano provvisti del ” kit” igienico per loro e per i passeggeri, diamo tempo alle aziende, verificheremo domani.
Arriviamo alla stazione centrale, traffico assente alle 8 di mattina, ma alle 12 è immutata la situazione? O ci si riversa in strada? E allora che senso ha chiudere le scuole e limitare l’accesso agli uffici pubblici?
Proseguiamo per il centro cittadino e la scena si ripete. Una domanda oggi probabilmente si è approfittato per restare a dormire ancora un pò, ma nei prossimi dieci giorni la popolazione scolastica resterà a casa? Per non parlare di quei genitori che lavorano ed hanno comunque la necessità di lasciare i figli in custodia, ma le ludoteche sono aperte?
Non mi è chiara una cosa, visto che il Molise è una regione a prevalenza di età elevata, diciamo così, tolti gli studenti, dove è finito il resto delle persone? Anche perchè al momento attività economiche e uffici pubblici sono aperti, e ancora chi lavora poi non rientra a casa dalla famiglia e dai figli?
Come era prevedibile una decisione così drastica, se il contagio, come ci viene detto è sotto controllo, non può che generare polemiche, ma tant’ è … MDL