“Le ultime dichiarazioni social, del sapientino purista così come qualcuno lo definisce, destano quantomeno perplessità (se non ilarità) le ultime affermazioni di Massimo Romano che si arrampica sugli specchi per provare a giustificare l’ingiustificabile.
Dopo aver sparato a pallettoni contro il PD e contro il Movimento 5 Stelle, per tutta la campagna elettorale, accusandoli di ogni genere di nefandezze, ha patteggiato 3 poltrone per sottoscrivere l’accordo, buttando in discarica tutte le sue proclamazioni di dignità politica e ricoprendo di fango politico (oltre che di ridicolo) il movimento che propagandava proprio la totale estraneità alle poltrone (e ai partiti).
E non sapendo come spiegare questa stupefacente giravolta a 360 gradi, attacca le presunte poltrone degli altri partendo dal ritornello straziante su cui ha fondato la sua fortuna (oddio, parola grossa): Pozzilli.
Sconfitto a destra e a manca in tutte le competizioni (da ultimo ha fatto ingresso da solo in consiglio regionale sfruttando i voti dei consiglieri della propria lista), sconfitto perfino nella corsa a sindaco della propria città, Romano ogniqualvolta è in difficoltà perché deve argomentare le sue scelte perfettamente incoerenti, è solito alimentare spauracchi strumentali avversi al nostro Molise, che partirebbero dalla solita Pozzilli per approdare fino al Governo Roberti e alla Regione Molise, l’ente di cui vorrebbe (invano) diventarne presidente dopo la sonora sconfitta del 2013.
Per non parlare del recente e catastrofico risultato di Termoli, dove il suo rappresentante non è riuscito nemmeno a entrare in Consiglio Comunale.
La verità storica, che si sta provando a nascondere, come la polvere sotto il tappeto, racconta che Romano ha venduto il progetto di essere fuori dai partiti, e con lui ha venduto anche coloro che ingenuamente ci avevano creduto (“scegli un sindaco non un partito, lo slogan di Pino Ruta in questa campagna elettorale”). Stesse riflessioni coinvolgono (anzi travolgono) l’amico Pino Ruta, con un comico apparentamento che si palesa dopo settimane di dichiarazioni al vetriolo contro PD e 5 Stelle e solo per garantire al duo Romano-Ruta tre poltrone nonché l’ipotesi di candidatura alla Presidenza della Regione Molise, ossia l’obiettivo ventennale perseguito sotto l’egida dell’onestà intellettuale (a valere sugli altri).
E poiché al peggio non c’è fine, l’accozzaglia progressista, pur sapendo di aver già perso, pur sapendo di non contare più nulla, per non estinguersi definitivamente ha proceduto a consegnare anche l’anima al Romano (di Bojano): la resa mani e piedi e senza condizioni.
Insomma chi ha votato Pd e chi ha votato 5 stelle oggi, confermando Maria Luisa Forte, in realtà vota per il duo purista/giustizialista a singhiozzo (e sempre a valere sugli altri).
Dimentica, Romano, che i cittadini di Cb non sono così sprovveduti e ricordano perfettamente i proclami in campagna elettorale.
Dimentica, Romano, che le elezioni le ha già perse, visto che il centrodestra – comunque vada il ballottaggio – ha la maggioranza eletta in consiglio comunale.
E dimentica, Romano, che si vota per il comune di Cb, non per la Regione Molise né per le Politiche, dove si è già votato e lui, come al solito, ha già perso”.
Questa la replica di Domenico Esposito, consigliere comunale uscente, e candidato di FI.