“Se l’installazione di nuovi strumenti di videosorveglianza sono un buon intervento per la
sicurezza dei cittadini e deterrente per la criminalità, come previsto dal recente protocollo
di intesa sulla sicurezza in città firmato in Prefettura con il Ministro Piantedosi, si continua a
sottovalutare che nel centro storico di Campobasso, di questo passo, le telecamere di
videosorveglianza avranno sempre meno presenze umane da registrare. Lo abbiamo detto
e continuiamo a ripeterlo: la desertificazione commerciale del centro storico del
capoluogo, che coincide con il suo destino di inesorabile agonia, è una priorità da
affrontare”. Così Aldo Di Giacomo, presidente dell’Associazione Cultura e Solidarietà,
annunciando che nei prossimi giorni incontrerà gli operatori dell’informazione per una
valutazione approfondita sul tema sicurezza e centro storico e per presentare un pacchetto
di proposte in grado di coinvolgere, primi fra tutti, commercianti-operatori economici e
residenti del centro.
“Il protocollo – a parere dell’Associazione – si limita a ripetere quello che il Ministero
dell’Interno attraverso le Prefetture sta facendo in tutti i capoluoghi d’Italia, vale a dire
dotare le città o potenziare i sistemi di videosorveglianza. E per questo obiettivo ci sono
risorse ministeriali (per Campobasso 440 mila euro) e regionali (49mila euro per spese di
manutenzione degli impianti). Ma non si affronta la questione della rigenerazione urbana.
In parole più semplici: se chiudono i negozi e i cittadini non frequentano più il centro si
innesca un nuovo rischio, quello che il centro, meno presidiato, diventi (come in parte già
accade) “zona franca” per la microcriminalità, lo spaccio di droga, il vandalismo. Sono
soprattutto le attività economiche e i servizi pubblici i più efficaci presidi di sicurezza e di
socialità. Per questo – dice Di Giacomo – andrebbe stoppata l’apertura di un nuovo centro
commerciale proprio a ridosso del centro che danneggia i piccoli esercizi e provvedimenti
di traffico limitato, pensate politiche integrate Regione-Comune-imprese volte a sostenere
e rinnovare il sistema economico urbano, puntando sulla prossimità, sui servizi, sullo spazio
pubblico, sulla mobilità, sulle connessioni con gli ambienti naturali, sulla cultura, sulla
socialità e sulla coesione delle comunità dei quartieri”. Per Di Giacomo “il primo passo di
rinascita è l’attuazione del “Piano integrato di sviluppo strategico per il centro storico di
Campobasso” votato come atto bipartisan in Consiglio Comunale a settembre.
Di Giacomo (Ass. Cultura e Solidarietà) – Non possono bastare più telecamere di sorveglianza a “salvare” il centro storico di Campobasso
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