Alle proteste e alle indignazioni per il triste primato del Molise – prima tra le regioni per
l’aumento del costo medio del gasolio e tra le regioni dove si sono registrati gli aumenti
maggiori dei prezzi alla pompa di benzina – è ora di passare ai fatti con un intervento di
severo controllo. Lo sostiene l’Associazione Cultura e Solidarietà in una nota a firma del
presidente Aldo Di Giacomo. L’obbligo di esporre i prezzi medi nei distributori – con
l’obiettivo di ridurli o, comunque, mitigarne gli aumenti – a parere di Di Giacomo – non ha
prodotto risultati concreti.
Più efficaci sono i controlli su tutto il territorio nazionale disposti dalla Guardia di Finanza che hanno già riscontrato centinaia di irregolarità. C’è dunque bisogno di azioni di tutela. Condividiamo perciò la sollecitazione del Codacons ad indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini e boicottare i distributori più cari.
Anche per il caro carburanti come per altri beni di necessità che continuano a registrare incrementi dei costi del tutto ingiustificati lo strumento più efficace è nelle mani dei cittadini che devono vigilare direttamente e segnalare aumenti speculativi chiedendo l’intervento dell’Antitrust. Si tratta di praticare l’autotutela civica. Con tutti i problemi di crisi, calo dei consumi, diffuso stato di disagio economico per le popolazioni molisane – dice il presidente dell’Associazione Cultura e Solidarietà – i prezzi alle stelle dei carburanti si scaricano direttamente sulle famiglie che usano l’auto non certo per andare in vacanza e rende ancor meno competitive le nostre piccole imprese.