Quasi per caso nel 2011, per la prima volta, mi affacciai al mondo postale. Non sapevo nulla di questa realtà, ma subito mi ritrovai in sella ad uno scooter a combattere con quintali di posta, vie, numeri civici, can, cad! A chi rivolgermi per capire un po’ le dinamiche di questa azienda? In ufficio non conoscevo nessuno, ogni collega a cui mi rivolgevo mi sciorinava un elenco di sigle sindacali, consigliandomi questa o quella. L’unico risultato era che aumentavano i miei dubbi e le mie incertezze. Un giorno decisi, ascoltando il consiglio di una persona che all’epoca era solo un collega, ma che oggi è un grande amico, di bussare a quella porta di Via Ziccardi 10… sede sindacale dell’slp cisl. Varcata la soglia un insieme di sensazioni mi sopravvalsero: incertezza, perché non sapevo cosa aspettarmi da quell’incontro in segreteria; imbarazzo, perché non conoscevo nessuno e cercavo nello sguardo di chi, come me, si trovava lì per la prima volta, una parola di incoraggiamento; ansia, perché mi chiedevo se davvero fossi stata pronta a sostenere quella “chiacchierata”.
Mentre attendevo il mio turno su una sedia in quel corridoio che non mi era familiare, vedevo avvicendarsi in quelle stanze tanti giovani e meno giovani tutti sorridenti, con un’aria di fiducia e con un forte spirito di appartenenza. Mi ritrovai a pensare: “magari poter essere un giorno una di loro!”.
Con il passare del tempo ho cominciato a capire le “dinamiche dell’azienda”: il mio ruolo, quello di tanti altri e il ruolo dei sindacalisti. Non voglio nascondervi che, come tanti, anche io qualche volta ho pensato: “sindacalisti… gente che fa finta di lavorare, sempre in giro solo per curare i propri interessi”. Questo pensiero inevitabilmente mi ha portata a qualche “contrasto” con alcuni di loro. Perché mi capitava di vedere cose che, secondo il mio giudizio, non erano giuste. Poi, fortunatamente, quei contrasti sono stati un’opportunità e mi hanno guidata in un percorso che mi ha portata a riavvicinarmi a quel mondo che dapprima avevo invidiato, poi allontanato, ma che oggi vi dico ritrovato con immenso piacere.
Grazie all’invito di uno di loro, quindi, nuovamente ho bussato a quella porta di Via Ziccardi e questa volta ci sono io tra quei volti sorridenti e quello che un tempo pensavo lontano da me, oggi mi ritrovo a viverlo: giornate trascorse con loro “i sindacalisti”, gente che si prodiga per noi tutti lavoratori, e certamente non per difendere solo i propri interessi, ma per far valere ogni singolo diritto di noi tutti.
Oggi so che non è vero che non lavorano, ma che è più giusto dire che “non lavorano poco”, la mattina sono in Ufficio a fare produzione e il pomeriggio a disposizione dei colleghi. Perché trascorrere intere giornate per il territorio “solo” per difendere noi lavoratori, vi sembra non lavorare? Forse non sono in sella ad uno scooter, ma si battono per far sì che quello scooter sia il più sicuro possibile, forse non sono alle prese con file interminabili allo sportello, gli obiettivi da raggiungere, ma sono sempre pronti a risolvere ogni nostro problema.
Sono costantemente al telefono, quasi sempre con uno di noi, pronti ad ascoltarci. Ricordano ogni nostro singolo volto e nome perché per loro, cari lavoratori, non siamo un numero sequenziale di tessera, ma lavoratori che hanno scelto di stare dalla loro parte scegliendo slp come “casa “!
Mi viene in mente un detto: “si torna sempre dove si è stati bene …” Bhe’ allora ragazzi, vi invito a varcare
Il Segretario Interregione SLP- CISL Abruzzo-Molise
D’Alessandro: Io ho scelto SLP Cisl
Commenti Facebook