Svolta nel commercio cittadino: il sindaco Antonio Battista, su proposta dell’assessore Salvatore Colagiovanni, ha firmato , mercoledì 21 ottobre 2014, l’ordinanza numero 23, con la quale ha revocato la precedente, la numero 79 del 1° ottobre 2013, che consentiva l’esercizio al commercio ambulante in forma itinerante in alcune aree centrali della città. Sarà vietato il commercio ambulante, per motivi di sicurezza della viabilità, veicolare e pedonale, di sicurezza igienico-sanitaria e alimentare, nelle strade centrali e dove la presenza degli automezzi dei commercianti e dei coltivatori diretta crea disagi, ostacoli e pericoli alla regolarità del traffico veicolare.
L’ordinanza ha anche individuato le aree, periferiche, dove sarà ancora possibile esercitare il commercio ambulante, al fine di assicurare l’interesse pubblico a un equilibrato rapporto delle diverse forme di distribuzione commerciale; inoltre, la stessa ordinanza precisa che sarà autorizzato il commercio in forma itinerante dei soli prodotti ortofrutticoli freschi, inclusi quelli commercializzati dai coltivatori diretti, con automezzo idoneo al trasporto e debitamente registrato ai fini igienico-sanitari, vietando al di fuori di aree pubbliche attrezzate la vendita, in forma ambulante, di qualsiasi altro prodotto del settore alimentare e non.
“È da quando mi è stata assegnata la delega al commercio – afferma l’assessore Salvatore Colagiovanni – che ho lavorato a un riordino della materia del commercio ambulante. Il settore richiedeva da tempo una riorganizzazione, visto il fallimento della sperimentazione che durava da poco più di un anno, con la possibilità da parte dei commercianti ambulanti di potersi sistemare in apposite aree contraddistinte da segnaletica verticale e orizzontale. Una disciplina della materia era pure necessaria per dare respiro ai commercianti del centro di Campobasso, un atto di responsabilità che andava preso per la città. La nostra comunità sembra in autogestione, perché si trovano ambulanti un po’ ovunque e, tra le altre cose, anche posizionati dove ci sono i divieti di sosta e fermata, oppure nei pressi dei marciapiedi. Al contempo, però, non si può dare la colpa di tutto ciò ai Vigili Urbani: per controllare l’intera città, infatti, occorrerebbe un numero elevatissimo di agenti. Non meno importante: per rispetto dei commercianti del posto, non si può permettere un mercato selvaggio, considerando che le regole vanno rispettate. Non di rado ci sono stati esempi di ambulanti che si sono posizionati davanti a esercenti concorrenti. Non è il massimo della correttezza”.
L’assessore al Commercio, Salvatore Colagiovanni, comunque, non chiude definitivamente agli ambulanti che vogliono vendere la propria merce al centro di Campobasso. “Abbiamo il mercato coperto che reclama un posto importante nel commercio del capoluogo – prosegue sulla questione Colagiovanni –. Quella struttura va rilanciata e ci sono posti liberi, che possono essere occupati da chiunque ne farà richiesta. Non vedo, però, altre soluzioni diversa da questa del mercato di via Monforte”.
Il divieto di esercizio del commercio in forma itinerante scatterà il 10 novembre 2014 ed è lo stesso Salvatore Colagiovanni a chiarire le tappe fino all’entrata in vigore del divieto: “Fino al 9 novembre ci sarà un servizio di prevenzione e informazione. Sarà nostra cura, anche attraverso la Polizia Municipale, notificare l’ordinanza e informarne i contenuti. Da lunedì 10 novembre 2014, però, scatteranno le sanzioni per i trasgressori e ho già dato l’indirizzo politico all’Ispettore Romano, che provvederà a mettere al setaccio la città, punendo chi eventualmente non si adeguerà all’ordinanza sindacale”.
Sarà possibile esercitare il commercio ambulante SOLO nelle seguenti contrade: Calvario, Cerreto, Colle Calcare, Colle Leone, Colli, Feudo, Fossato Cupo, Lupara, Polese, Santa Maria de Foras, Vallone Taverna, Camposarcone, Colle Longo, Conocchiola, Lama Bianca, Macchie, Ruviato, San Nicola Le Fratte, Casale, Colle Arso, Colle Serano, Coste di Oratino, Limiti, Mascione, Santa Lucia, Valle Vona.
L’ordinanza dispone, inoltre, che la durata massima consentita di ogni sosta è pari a un’ora e, successivamente, il commerciante sarà tenuto a spostarsi di 500 metri, senza possibilità di posizionare la merce sul terreno, mentre le soste di durata superiore dovranno essere autorizzate, previo pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico. Tra i divieti, anche quello di utilizzare gli impianti di amplificazione sonora, per pubblicizzare la presenza sul territorio e per offrire la propria merce.