Per risolvere i problemi di manutenzione l’Iiss Pilla di Campobasso ha fatto ricorso ai detenuti del carcere vicino fornendo formazione in cambio di lavoro. Quest’anno i primi due detenuti faranno l’esame di maturità in ragioneria. E a breve sarà aperta una bottega scolastica dove saranno venduti i prodotti dei carcerati
di Pierangelo Soldavini www.nova.ilsola24ore.
A breve, non appena arriva l’ultimo via libera burocratico, è pronto ad aprire quello che potrebbe essere il primo negozio all’interno di una scuola scolastica. Non sarà effetto di una sponsorizzazione da parte di un privato pronto a sfruttare nuove opportunità, ma il frutto di un coraggioso progetto didattico che viene da lontano. Sugli scaffali della bottega che aprirà all’interno dell’Iiss Leopoldo Pilla di Campobasso saranno messi in vendita i prodotti dei terreni alla periferia del capoluogo che servono da laboratorio per i ragazzi dell’istituto agrario, tra cui spiccano quelli di un ettaro di terra affidati ai detenuti della vicina casa circondariale. Ci sono le bottiglie del Tintilia doc molisano e i prodotti a chilometro zero della coltivazione, ma anche il miele di due ex detenuti che alla fine di vent’anni di pena sono diventati apicoltori a tutti gli effetti dopo aver seguito i corsi dell’istituto agrario.
Il terzo si è perso per strada all’uscita dal carcere, ma non è questo a frenare la dirigente Rossella Gianfagna che non sembra fermarsi davanti a nulla: “A volte penso di aver forse esagerato nel prendermi responsabilità personali senza seguire le lungaggini burocratiche: oggi mi dico che alla fine ne è valsa la pena perché abbiamo stravolto la scuola ma abbiamo dato vita a un progetto inclusivo di integrazione tra scuola e territorio”. Per un “fallimento” ci sono tanti altri obiettivi raggiunti: a partire dai due detenuti che tra un mese affronteranno l’esame di diploma in ragioneria. ( continua)