Riceviamo e pubblichiamo
Il D.d.l. Zan uccide la nostra libertà!
La legge non “era” uguale per tutti? Viviamo, oppure no, in un Paese dove tutti sono liberi di esprimere il proprio pensiero? Il DdL Zan, vestito da paladino della lotta contro l’omofobia, altro non è che un giustiziere implacabile che tura la bocca a coloro che non si sono allineati al “pensiero unico”!
Già, perché di dittatura di pensiero unico si tratta! E così:
se non sei d’accordo che ai tuoi figli venga insegnata a scuola l’ideologia gender (secondo la quale la distinzione tra maschio e femmina rappresenta solo un costrutto sociale e che ognuno può scegliere di autodeterminarsi secondo un’ampia gamma di generi, in base alla propria percezione), sei omofobo e discriminatore!
se credi che la famiglia può essere fatta solo da un uomo e una donna in grado mettere al mondo dei figli, sei omofobo e discriminatore!
se vuoi organizzare una manifestazione a favore della famiglia naturale, sei omofobo e discriminatore!
se vuoi citare, leggere o predicare alcuni passi della Sacra Bibbia, quali, ad esempio, la lettera di Paolo ai Romani 1:26 e 27 (“Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.”) oppure Genesi 1:27,28 (Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi…), sei omofobo e discriminatore! Sebbene sia doveroso puntualizzare, a questo punto, che sembrerebbe quasi lo stesso Signore Gesù Cristo omofobo: proprio Colui che ha amato tutti incondizionatamente a prescindere dai falli e peccati commessi; pura follia!
se, ancora, vuoi dichiarare che la pratica dell’utero in affitto è un abominio, sei omofobo e discriminatore!
Allora ci pensa la legge Zan: negli articoli 604 bis e ter, che già condannano istigazioni/incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, verranno inserite nuove “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.
Modifiche all’articolo 604-bis del codice penale;
modifica all’articolo 604-ter del codice penale;
pluralismo delle idee e libertà delle scelte;
modifiche al decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122;
modifica all’articolo 90-quater del codice di procedura penale.
In tutte queste modifiche si inseriranno le seguenti parole: «…fondato sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sul l’identità di genere o sulla disabilità».
È prevista l’istituzione della Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia (il giorno 17 maggio); in particolare al comma 3 cita testualmente: “In occasione della Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia sono organizzate cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile per la realizzazione delle finalità di cui al comma 1.”
Saranno chiamate ad aderire anche: “Le scuole, nel rispetto del piano triennale dell’offerta formativa di cui al comma 16 dell’articolo 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, e del patto educativo di corresponsabilità, nonché le altre amministrazioni pubbliche provvedono alle attività di cui al precedente periodo compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.”
Quindi se non voglio che mio figlio assista e partecipi a queste “iniziative” sarò perseguibile dalla legge? E un docente? Potrà rifiutarsi di insegnare una disciplina che è contraria ai propri convincimenti religiosi o etici?
Il ddl Zan agli artt. 4 e 7 lede il diritto alla libertà di espressione (art. 21 della Costituzione), alla libertà di insegnamento dei docenti (art. 33 della Costituzione), alla libertà di scelta educativa che spetta ai genitori, e non ad altri, né Chiesa né Stato (art. 30 della Costituzione)!
Senza dubbio, tutte le violenze sono ingiuste e da condannare, ed è proprio per questo che la nostra Costituzione ha già previsto che, ogni forma di violenza fisica e morale sulle persone, venga punita e assume profonda valenza di diritto fondamentale in virtù del principio di uguaglianza tra tutti i cittadini (art.3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…); il Codice Penale italiano pertanto punisce severamente chi commette (o istiga) violenze per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi e di genere!
L’Articolo 21 della nostra Costituzione cita testualmente: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione…”, eppure è diventato pressoché impossibile esprimere un parere contrario, senza essere dichiarato omofobo e aver commesso un reato, punibile penalmente, secondo la legge Zan.
Lo stesso articolo continua affermando che “sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.” Allora perché sono costretto o, peggio, mio figlio è costretto ad assistere a manifestazioni di questo tipo?
Manifestazioni che non solo offendono il buon costume, ma anche la fede cristiana!
A questo punto direi che ben altre sono le emergenze di cui il nostro Legislatore e il nostro Stato si dovrebbe occupare:
Pertanto l’Associazione Istituto Per la Famiglia di Campobasso, che attraverso lo spirito cristiano, cerca di difendere ed aiutare quotidianamente coloro che versano in condizioni di difficoltà, dice
NO al Testo unificato Zan, in quanto, ritiene che TUTTE le violenze siano già doverosamente condannate, al contrario delle svariate sofferenze sopracitate che il popolo italiano sta subendo senza che qualcuno tenti di trovare soluzioni!
Noi ci auguriamo, anzi ci aspettiamo, che tutti i cristiani liberi, i cattolici liberi e i religiosi liberi e tutte le categorie coinvolte, associazioni, comunità, singoli e gruppi alzino la voce contro questa legge “bavaglio” che cambierà di certo le sorti della libertà di pensiero e di azione di tutti noi cittadini italiani! Auspichiamo che tutti i politici che, dichiarandosi cristiani, cattolici, ultra cattolici al momento del voto, mantengano la propria coerenza cristiana e prendano una posizione precisa nei confronti di una legge che calpesta proprio gli insegnamenti di Gesù Cristo (vedasi il “Cristo Lgbt” del gay-pride svoltosi a Roma in questi giorni) seguendo i moniti di Papa Francesco e dei Vescovi e, quindi scegliendo Gesù Cristo e la dottrina biblica della sua Santa Chiesa e non Mammona con tutti i suoi interessi personali, politici e partitici!!!
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ONLUS
ISTITUTO PER LA FAMIGLIA
SEZIONE ZONALE 433 CAMPOBASSO 1