L’1% circa della popolazione molisana è interessata dalle cure palliative. Un percorso che avvolge e che prende in carico il malato ma anche la sua famiglia, per dare dignità, assistere, supportare chi soffre. Gli approfondimenti nel convegno che si è tenuto questo pomeriggio all’auditorium del Comune di Termoli, dal titolo “La cura delle malattie inguaribili tra dolore, dignità e speranza: l’apporto dei servizi di cure palliative”.
“Oggi celebriamo uno straordinario evento scientifico di elevato valore morale, sociale e religioso che investe etica, bioetica e religione – ha commentato il direttore generale Asrem, Giovanni Di Santo – Le cure palliative in definitiva consistono,in un insieme di interventi finalizzati ad alleviare sia i sintomi fisici della malattia, per esempio il dolore o la nausea, sia quelli psicologici, dalla sensazione di rabbia, alla depressione, alla paura. Rappresentano inoltre una importante e straordinario pallium (mantello) che avvolge il paziente nella sua globalità e multi complessità patologica, esercitandone la charitas cristiana. Le cure palliative accompagnano e custodiscono il “malato terminale” assistendolo nel dolore, nelle sofferenze e nelle difficoltà che incontrerà durante l’ultimo periodo della sua vita rappresentando un sottile,fragile ma imprescindibile equilibrio tra sacralità della vita e garanzia di qualità, dignità e benessere fisico e psichico. L’ASREM ritiene prioritarie questi argomenti impegnando risorse umane, tecnologiche e strutturali alle cure palliative, avendo anche assicurando ai pazienti in carico in questo setting assistenziale la telemedicina a garanzia di una offerta consulenziale a distanza sia per i pazienti in hospice che in quelli domiciliarizzati”.
Immancabile l’accenno all’Hospice di Larino, affidato alla responsabilità e all’umanità del dottor Mariano Flocco che con determinazione e amore porta avanti un lavoro incessante.
“Per poter stare vicino ai paziente che scelgono le cure palliative – ha concluso il vertice ASReM – c’è necessità di avere una certa predisposizione di animo”.