Tante volte ho sentito dire che il Molise poteva, in alcuni casi era, come una piccola Svizzera. E’ cosa nota che la Svizzera, non quella piccola del sannitico Molise, m quella vera delle Banche con l’ormai decaduto segreto bancario e dell’ottimo cioccolato. Sul segreto bancario tanto ci sarebbe da dire, sul cioccolato, da buon molisano di montagna preferisco sopprisciate e cutichine. Ma questo è un mio problema, e qui non voglio parlare dei miei problemi.
Qui voglio parlare di quello che riguarda tutti noi, ma sempre riferimento dobbiamo fare alla Svizzera. Paese considerato sempre neutrale, tanto che le guardie del Papa sono svizzere, ma per un puro caso, infatti fu papa Giulio II, eletto nel 1503, che decise di circondarsi di un corpo di guardie scelte per proteggersi dagli avversari e dai frequenti delitti politici che avvenivano a Roma in quel periodo.
E poiché anni prima il papa Sisto IV aveva lodato una compagnia di soldati svizzeri, Giulio II scelse uomini di quella nazionalità. Quindi svaporato il fatto che le guardie svizzere proteggono il Papa per non aver mai fatto guerre.
Ma ritorniamo alla “nostra Svizzera” la terra che viviamo tutti i giorni, terra governata da politici eletti da noi molisani, terra governata in maniera autonoma con leggi fatte in dispetto delle leggi nazionali. “dispetto”? si non ho sbagliato e non volevo dire rispetto. Questo perché, come dice Zucchero (Fornaciari) NON C’E’ PIU’ RISPETTO.
Il rispetto che manca è quello del Governo Regionale nei confronti delle leggi dello Stato che, si ricordi, è sempre uno Stato che sovrintende le regioni e non viceversa. Regioni governate da un presi dente della giunta, nella legislazione italiana non esiste la figura del “Governatore”.
Quindi in questa piccola “Svizzera” del centro sud Italia negli ultimi mesi ha “brillantemente” calato il carico pesante ben tre, quattro volte, volte la nostra giunta regionale, presieduta da un Dottore Commercialista, Revisore Contabile (questo tra poco vedremo perché è importante). In primis, quest’anno, successe che fu bocciato il bilancio regionale , successivamente fu nominato un ex consigliere regionale, in barba alla legge Severino che vietava nomine a chi avesse ricoperto cariche elettive nei due anni precedenti. Poi si è sentito dire che il Governo avesse dato la disponibilità al
ripiano del deficit sanitario (e questa è buona notizia, ma….ora vediamo).
La ciliegina sulla torta l’ha messa oggi il Governo bocciando per INCOSTITUZIONALITA’ la legge di stabilità 2021, approvata in aula nell’aprile scorso con i voti della maggioranza. Per chi legge da fuori, per il popolino che tutto ignora e tutto spera, niente è dato capire di come si governi la Regione Molise. Secondo i governanti della Regione Molise, invece, va tutto bene anche se manca “madama la Marchesa”.
Bilanci della Regione Molise fatti in barba alle norme costituzionali (violazione art. 17 Costituzione Italiana, non quella del Kuwait) approvati in un Consiglio Regionale soggiogato dal timoniere Toma che oltre ad essere il Presidente della Giunta Regionale del Molise è prima di tutto un Commercialista e revisore contabile. Ovvio che il Presidente Toma non abbia stilato lui il bilancio in prima persona, ma sulle irregolarità si pronunciarono i revisori dei conti della Regione Molise, pronuncia che rimase inascoltata dalla Giunta Regionale mandando avanti un bilancio che non aveva ragione di essere.
Altra “cosa bella” che in Molise, ma anche in tutta Italia è successo: il ripiano del deficit regionale sulla sanità. Deficit che ha provocato dodici anni di commissariamento. Praticamente lo Stato (Roma) potrebbe versare i soldi del deficit sanitario in Molise. Certo non si sa se questo avverrà, spero di si per sbloccare la sanità del Molise, ma se dovesse succedere ci sarà un’inchiesta, che si sarebbe potuta fare da dodici anni, per capire come mi il deficit sanitario molisano è a tale livello? Ci sono state nel passato gestioni sbagliate della sanità molisana? Mi viene da chiedermi questo perché nella vita reale, quella
fuori dai palazzi del Governo, quando si fanno debiti il lavoro salta e si passa nella mani di Equitalia per recupero contributi e di avvocati di tutte le specializzazioni per ripianare i debiti cui si sono esposti gli amministratori, ma anche i semplici operatori economici.
In pratica, signori miei, noi poveri fessi se facciamo debiti e non paghiamo ci pignorano tutto, se invece lo fanno i nostro governanti …. pace et amore dei e pensione assicurata.
Sempre sconfortato mi sento sempre di più NATO SU UNO SCOGLIO. Statevi arrivederci
Franco di Biase