#corpedelascunzulatavecchia/Dimmi come voti, anzi non dirmelo. Meglio la sorpresa

Secondo me i sondaggi sono l’oppio dei politici. I politici usano i sondaggi per dire che le cose vanno bene (madama la marchesa) ma non li guardano e non ne tengono conto quando le cose vanno male. Ultimamente la politica, con il bipolarismo di fatto anche se ondeggiante ed andante da una parte all’altra, ha provocato un sonno politico nelle persone che non si interessano più della politica.

Tanto hanno già deciso come votare:
1) Voto contro quello che ha governato perché ha governato male;
2) Voto per quello che ha governato. Ha governato male, ma mi hanno assunto/a al call
center…
3) Voto per quello che mi dice il nume politico di riferimento, non necessariamente
parlamentare, anche semplice consigliere comunale perché, si sa, “il potere logora chi nonce l’ha”;
4) Voto dopo aver analizzato la situazione politica;
5) Basta! Non vado a votare!

La prima e l’ultima categoria, anche per motivi diversi, ma anche diametralmente opposti, meritano rispetto perché hanno preso una posizione autonomamente e votano secondo la loro coscienza. Potrei essere un attimo d’accordo con i primi, ma non son assolutamente d’accordo con gli ultimi. Pur correndo il rischio di sbagliare bisogna andare a votare. Perché se “sono tutti uguali” glielo abbiamo concesso noi in un qualsiasi modo, anche non andando a votare.
P

arliamo un attimo della “categoria” numero 2.
Il clientelismo, parola “comunista” in auge quando la DC in Molise era al 62%, ma non credo sia mai morto. Ci sono persone convinte che una telefonata di un parlamentare possa ancora portare un “posto alle poste” e se così non fosse almeno un posto alla Regione, inteso come posto di lavoro? Inteso come volete ma a mio figlio danno 400 euro al mese ed almeno così non mi chiede i soldi per uscire il sabato sera. Direbbe un genitore disperato in questa landa desolata molisana, con un figlio in uno dei gruppi alla regione a pochi euro mese, perché da un contratto ne tirano fuori tre e dividono le ore ed i compensi.

Gli appartenenti alla categoria n. 3 sono i peggiori. Non hanno mai avuto niente ma sperano di avere qualcosa. Non hanno mai chiesto niente, ma non si può mai sapere, non sanno mai cosa chiedere, ma meglio stare calmi e buoni.

Certo non appartiene alla categoria n. 3 lo stimatissimo Dr. Lucio Pastore che per aver scritto su Facebook la sua opinione sulla gestione della sanità nel Molise era stato sanzionato dall’Asrem.

Ora invece, il dr. Pastore, ha visto annullato dal Tribunale l’atto che lo coinvolgeva. Annullato per violazione dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. Cioè c’è stato bisogno di un Tribunale per far sancire un diritto costituzionale, un diritto di tutti noi alla base della vita democratica e del rispetto reciproco, il diritto alla libera espressione del proprio pensiero.

Auguri al Dr. Pastore stimatissima persona ed ottimo professionista.
Questo è come vota il popolino, popolo è troppo di sinistra. Ma i politici, quelli che si candidano, come si comportano? Eh, ho fatto come Marzullo: mi sono fatto una domanda ed adesso dovrò darmi una risposta. Per esempio in Consiglio Regionale inizia, se ne accorgono solo ora loro, inizia, dicevo, ad esserci qualche (grosso) problema. L’indice di gradimento di Toma è sceso talmente in basso che dovrà impegnarsi moltissimo (toma) per risalire la china delle preferenze. Dalle sue dichiarazioni a lui poco importa, intende candidarsi al Parlamento, quindi non è un suo problema. Peccato, però, che sia penultimo, una volta al giro d’Italia c’era la maglia nera per l’ultimo in classifica.

Ultimo vinceva sempre qualche cosa ….Dunque tolto di mezzo Toma, si è tolto lui auto nomante autonomo, resta da capire le volontà dei consiglieri regionali di maggioranza, quelli di opposizione sono, potrebbero essere salvi, sulla scorta de. “ve l’avevo detto che questo non era buono”, i consiglieri di maggioranza che stanno facendo, insieme a quelli dell’opposizione, di necessità …. accredito emolumenti. Infatti dovesse cadere la giunta Toma oggi salterebbero circa 297.000 euro di prebende procapite per ogni consigliere regionale.

Mi è capitato una volte di parlare di soldi con uno di loro, non ne faccio il nome perché eravamo da soli e potrebbe smentirmi. All’indomani della presentazione dl ricorso da parte di Frattura avverso a candidatura di Iorio, io ero uno dei sette cittadini-elettori firmatari del ricorso, ebbene questo consigliree regionale ebbe a dirmi:
“….eh, però, voi avete fatto il ricorso ed io ci rimetto QUATTRO ANNI DI STIPENDIO….”!

Gli risposi che a differenza sua la mia era un’azione politica e si vede quanti soldi ne ho ricavato. Andiamo avanti.
Quindi, dicevamo, come si posizioneranno i nostri per essere rieletti?
L’ultima volta del salto della quaglia nel fosso la cosa è andata male.
Correvano le elezioni comunali a Campobasso e, secondo copione, i saltafossi si spostarono da sinistra a destra prevedendo una deblache della sinistra, anche se erano stati anche loro, da consiglieri di sinistra, almeno eletti con la sinistra, a far cadere in disgrazia Antonio Battista.

Ebbene il popolo li ha crocifissi votando i cinque stelle ed eleggendo Gravina.
Oddio, bene non ci è andata, considerando che Gravina al pari di Toma veleggia (come dicevano una volta i giornalisti sportivi) nei bassifondi della classifica dei presidenti di giunta regionale e di sindaci benvoluti dal popolo.

Alla Regione, ovviamente, non essendo previsto il ballottaggio non è pedissequo questo discorso ma sicuramente si aprirà la “Via di Damasco” per qualcuno, e forse per qualcuno molto in alto, sino ad arrivare nel bel mezzo dell’Europa. Mah, staremo a vedere.

Noi, per il momento, siamo alla finestra a guardare, secondo la categoria cui apparteniamo ci regoleremo. Io spero una sola cosa: non esiste più il “posto alle poste” non facciamoci ingannare dalle sirene della politica. Abbiamo 22 mesi per analizzare il lavoro di questa giunta regionale e di conseguenza ci comporteremo ad aprile 2023. Nel frattempo nessun timore: anche da penultimo in classifica i consiglieri regionali “siggeranno”, come è giusto che sia, sino alla scadenza naturale.

Sempre con immutato affetto e stima, statevi arrivederci
Franco di Biase

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