Coronavirus/ Giovane molisano di rientro in regione chiede informazioni al 118: risposte da “Scherzi a parte”!

Pubblichiamo la vicenda di un giovane molisano, una delle tante che proprio in questi giorni si susseguono, che per lavoro, per un corso di formazione è dovuto partire e stare 3 giorni a San Marino, in contatto con persone provenienti da tutta Italia, comprese le zone a rischio. Di rientro in Molise, sentite le linee guida diramate dalla Regione e dall’Asrem ha cercato di chiedere informazioni al 118, ma le risposte ricevute hanno davvero dell’assurdo, anche alla luce della nuova ordinanza emanata proprio oggi dalla Regione Molise. Il problema è , ed è spiegato bene proprio nel post che pubblichiamo, che chi rientra il Molise non può sapere se le persone con cui è stato a contatto sono malate, infette, o portatori del virus! Pertanto, se parliamo di prevenzione allora la prevenzione dobbiamo esser in grado di operarla, anche perchè fare un test oggi toglierebbe un dubbio, ma al momento le raccomandazioni “Isituzionali” ai cittadini non trovano concretezza. La Redazione

SENTITE QUESTA: Sono appena tornato da San Marino per un corso di formazione di 3 giorni a contatto con 400 persone provenienti almeno per la metà da Veneto e Lombardia. Chiamo L’Asrem per precauzione nonostante io non sia allarmista o psicotico, lo faccio solo per un senso di responsabilità nei confronti della mia famiglia e degli altri e perché cosi ha disposto la Regione Molise.

Mi passano il 118, un’operatrice che si meraviglia della mia chiamata visto che il virus si trasmette con le mucose e la saliva (mi dicono)…mi chiedono se ho avuto contatti con persone aventi febbre o altri sintomi e la mia risposta è stata “NON SALUTO LA GENTE CHIEDENDO SE HA UN PO DI FEBBRE O ALTRO, STIAMO PARLANDO DI 400 PERSONE !” .
Allora mi dicono che verrò richiamato ed effettivamente a distanza di 4 ore la cosa avviene e mi vengono fornite delle ottime indicazioni:

-prima proposta: “AL SUO RIENTRO STIA IL PIU POSSIBILE IN CASA”
e io rispondo logicamente” tengo piu ai miei figli che sono in casa con me che alle persone fuori casa quindi se dovessi essere infetto colpirei la mia famiglia per prima

seconda proposta: “AL SUO RIENTRO VADA IN UNA SECONDA CASA” ” non ce l’ho una seconda casa, grazie a Dio che ho la prima…

terza proposta: ” RIENTRI IN CASA MA STIA A 2 METRI DI DISTANZA DI SICUREZZA DAI FAMILIARI PER 14 GIORNI”
” ma scusate non è possibile fare un tampone/analisi prima di rientrare?
“NO PERCHÉ SE NON HA SINTOMI SAREBBE COMUNQUE NEGATIVO”

quarta proposta : “SI METTA UNA MASCHERINA

DAI SU , ALLA SECONDA PROPOSTA VI AVEVO GIÀ SGAMATO…ORMAI SCHERZI A PARTE LO CONOSCONO TUTTI….A CHE ORA VADO IN ONDA?

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