E’ stato uno dei ‘casi’ eclatanti del contagio di coronavirus in provincia di Campobasso, con oltre 30 positivi in pochi giorni a formare un cluster preoccupante (atteso che siano tutti riconducibili ad un evento specifico), al punto che lo stesso sindaco ha parlato “del poco rispetto, da parte di tanti cittadini, di regole e ordinanze del Sindaco, che a livello precauzionale aveva invitato tutti ad evitare assembramenti e comportamenti che avrebbero potuto portare alla ripresa della diffusione del Virus” .
Il fatto ha destato preoccupazione anche oltre i numeri perché il centro matesino sembrava aver intrapreso la strada della ‘normalizzazione’ dopo aver avuto nel tempo altre volte, da inizio pandemia, fenomeni di aumento dei contagi non preventivabile.
Tra i cittadini si è diffusa una polemica forte sul fatto che molti avrebbero trasgredito alle norme di sicurezza anti-Covid per concedersi la tradizionale grigliata di Pasquetta (pare anche esagerando con il numero dei commensali e comunque in dispregio anche delle norme sul distanziamento e l’uso della mascherina) soprattutto nelle zone isolate dove i controlli sono stati giocoforza minori e più difficili; sotto accusa però anche gli assembramenti esagerati in centro. Osservato speciale la scuola per il pericolo di proliferazione del contagio, con conseguente ritorno alla Dad, isolamento e quarantena.
L’ultimo dato sul contagio farebbe pensare alla fase calante nei numeri, con un solo positivo l’ultimo giorno; ma nel fine settimana, è bene dirlo, si fanno pochi tamponi e i dati sono sempre bassi.
Nel mentre arriva la notizia di un tentativo di dialogo epistolare con le istituzioni da parte di cittadini preoccupati; non sappiamo se sia una forma di sollecito ad effettuare i controlli o una dimostrazione di malcontento e aspettiamo gli sviluppi della situazione per eventuale approfondimento.
Questo è il passato e adesso anziché puntare l’indice contro Tizio o Caio sarà bene fare quadrato per attuare le misure di sicurezza in maniera rigorosa, aumentare gli appelli al rigoroso rispetto delle regole, ma soprattutto effettuare i controlli e il tracciamento della popolazione per evitare che il fenomeno si amplifichi e per scongiurare il rischio che si ripeta. E’ vero che c’è un forte sentimento di preoccupazione, soprattutto da parte dei genitori, per quello che sta avvenendo e che questo a volte può portare anche ad esacerbare gli animi; tuttavia bisogna pensare che i contagiati sono persone in sofferenza per il loro stato di salute e necessitano anche di supporto morale e comprensione, oltre a tutta l’assistenza medica che sicuramente già stanno ricevendo. Le polemiche si possono rinviare a quando la situazione sarà tornata alla normalità.
Stefano Manocchio