“Polemica sterile e populismo spicciolo quello dell’arcivescovo Bregantini”. E’ aspro il commento di Michele Coralbo capogruppo di Polo Civico e primo firmatario della mozione sulla struttura di Monte San Gabriele, un tempo asilo nido comunale, ora affidato alla Caritas senza la sottoscrizione di un accordo formale tra l’amministrazione comunale e l’ente religioso.
“L’arcivescovo non può mortificare la sovranità e l’indipendenza del Consiglio comunale che ha l’obbligo, non solo legale ma anche morale, di trattare ogni atto nelle dovute forme; nessuno ha mai messo in discussione la lodevole azione promossa dalla Caritas, a livello internazionale, in generale, e a livello locale, in particolare ma, l’affidamento di beni e servizi, a prescindere dalla finalità, così come previsto per legge, va trattato nelle sedi competenti ovvero il Consiglio comunale. In nome della carità non si può prevaricare la legge, con facile populismo non si possono superare le regole. L’amministrazione comunale – prosegue Coralbo – che affida alla Caritas uno stabile a titolo gratuito è attore e complice di un sistema che sta esasperando i cittadini, tra l’altro, tartassati in maniera ingiusta e spropositata, un sistema che sta generando una categoria di nuovi poveri costretta a mangiare tra i banchi della Caritas. L’amministrazione dovrebbe preoccuparsi in maniera seria di garantire condizioni di vivibilità dignitose a tutti i cittadini mentre il clero dovrebbe preoccuparsi della cura delle anime mettendo a disposizione anche le proprie strutture e i propri mezzi per operare in tal senso senza sottrarre spazi comunali a servizi essenziali per i cittadini. Sono convinto – conclude il consigliere Coralbo – che un asilo, luogo di incontro e di crescita dei bambini, abbia la stessa importanza e la stessa dignità di un servizio mensa che potrebbe essere ospitato nelle già presenti strutture Caritas”.
Coralbo replica a Bregantini: Un asilo nido comunale ha la stessa dignità di una mensa Caritas
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