Convegno “Giovani e lavoro: quale futuro?”, Cefaratti: non sottovalutare l’autoimpiego

Sono tante le problematiche, tutte importanti, collegate al tema dell’occupazione giovanile. Se ne è
parlato stamattina nel corso del convegno “Giovani e lavoro: quale futuro?” che si è svolto presso
l’Istituto Professionale Industria e Artigianato in Via San Giovanni 100 a Campobasso.

I lavori sono stati introdotti dalla testimonianza di due imprenditori, Maurizio Iannetta e Michele
Buttafascia;
il primo ha messo in evidenza come in alcuni settori vi sia forte domanda di personale,
ma non altrettanta offerta. “Nel nostro settore (apparecchiature medicali) il lavoro c’è, ma mancano i
giovani che vogliano intraprendere il percorso di studi specifico; c’è grande richiesta si tecnici ed
invito i giovani ad avere il coraggio di intraprendere un’attività”. Il ponte tra lo studio e il lavoro è
appunto di il coraggio di scegliere. Iannetta ha detto che gli alunni presenti al convegno hanno scelto
la strada giusta. Un’attività a tutto campo è quella intrapresa da Michele Buttafascia, responsabile di
un’azienda che, partendo dagli accessori di alta precisione per macchine utensili, nel tempo ha
diversificato le attività, peraltro decidendo di investire molto anche in Molise, dove spicca la
realizzazione di un importante albergo diffuso a Castel del Giudice; ma non solo, visto che tra le opere
che inorgogliscono l’azienda figura anche la costruzione di tredici scuole nel continente africano.
“Bisogna decidere cosa fare sia nel lavoro che nella vita”, ha concluso l’imprenditore.


Il dirigente scolastico dell’I.I.S “Pertini-Montini- Cuoco- IPA”, Umberto Di Lallo, ha parlato delle
molteplici specificità dell’Istituto scolastico ospitante il convegno: una scuola tecnica con prospettive
lavorative come operatori. Il dirigente ha anche parlato delle possibilità di qualifiche intermedie
grazie ad accordi con la Regione Molise e di tutte le prospettive importanti per ragazzi che possano
acquisire capacità manuali e professionalità. Con il mutare dei tempi si stanno rivelando determinanti
per la creazione di un posto di lavoro competenze trasversali, conoscenza della lingua inglese e
competenze digitali e la progettazione con i fondi del PNRR sembra confermare questa strada. Un
concetto importante è anche quello di fare rete e il Ministero invoglia le scuole a intraprendere questo
percorso.


Ampio ed articolato l’intervento dell’Assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Gianluca
Cefaratti
, che ha specificato un passaggio importante e distintivo tra le politiche del lavoro attive e
passive; nel primo caso l’immagine è quella di un sistema che si adegua troppo lentamente ai
cambiamenti nel mondo del lavoro. “Ci sono tante aziende che cercano lavoratori- ha detto l’assessore
– ed è importante, come non bisogna sottovalutare anche un’altra possibilità lavorativa, che è
l’autoimpiego. Noi sappiamo ad esempio, che mancano gli artigiani, perché ci si adagia troppo sul
lavoro dipendente e in questa maniera si possono anche perdere occasioni d’oro”. Proprio
l’autoimpiego è uno dei punti importanti del programma comunitario di finanziamento attraverso il
FSE (Fondo Sociale Europeo), come altro punto importante è la parità di accesso al lavoro per uomini
e donne, che si potrà ottenere in pieno dando alle donne, che sono anche madri, la possibilità di
coniugare lavoro e famiglia. I fondi ci sono e, come ha precisato l’assessore a volte sono anche
superiori rispetto alla domanda; basti pensare che solo la Misura 7 del programma FSE prevede
investimenti per 12.500.000 euro. Poi l’argomento si è spostato sui finanziamenti con il PNRR. “È una grande occasione- ha detto ancora l’assessore- sono veramente tanti i finanziamenti e noi tutti
speriamo che ciò non comporti poi una eccessiva riduzione quando questa programmazione sarà
terminata. Sarà importante utilizzare bene i fondi e per ciò occorre un impegno straordinario”.
Anche il problema del flusso migratorio in uscita dal Molise va visto nella sua complessità.
“Ci sono tanti giovani che hanno professionalità che non potrebbero esprimere in Molise e che invece
altrove si realizzano e diventano eccellenze- ha detto ancora Cefaratti – che poi possono servire a
generare un know how; dobbiamo pertanto creare l’occasione affinché poi tornino e restino in Molise
ed essere e imprenditori di sé stessi”.
Infine, le politiche passive, che purtroppo riguardano le aziende in crisi: un problema da non
sottovalutare, che si sta affrontando nella maniera giusto. Un esempio viene dalla ipotesi di
riconversione dello stabilimento Unilever ed ei corposi finanziamenti all’uopo previsti permetteranno
di salvare posti di lavoro.

Commenti Facebook