Una mattinata dedicata alle donne e, soprattutto, a una nuova cultura, da infondere ai più giovani, contro la violenza di genere. La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne è stata celebrata a Palazzo San Giorgio, nella cui Sala consiliare è iniziata la settimana di eventi, promossa dagli assessorati alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche per il Sociale e Attività Produttive, che hanno uno scopo: far capire che, ancora oggi, in Italia il femminicidio è una piaga con 152 donne ammazzate nel 2014.
Nel mondo, invece, si attesta al 31,5% la percentuale di donne che hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale.
Prima della presentazione di alcuni progetti, legati alla giornata, i sentiti interventi del sindaco di Campobasso, Antonio Battista, delle assessore Emma de Capoa e Alessandra Salvatore, della presidente della commissione consiliare Cultura e Pari Opportunità, Giovanna Viola.
“La nostra opera non finisce con questa giornata, perché finalmente – ha esordito il primo cittadino Antonio Battista durante l’incontro – sono operativi una Casa Rifugio e un Centro Antiviolenza, di portata nazionale, per i quali occorre ringraziare i sindaci dei Comuni dell’ATS di Campobasso, quest’ultimo Comune capofila, e tutto il partenariato pubblico e privato. Lavoriamo in rete e questa è un’eccellenza del nostro territorio.
“Contrastare il fenomeno della violenza di genere – le parole dell’assessore Emma de Capoa – in ogni sua manifestazione è difficile e complesso, perché occorre agire su più fronti: è necessario, infatti, organizzare percorsi di informazione, prevenzione e sensibilizzazione, in modo particolare nelle scuole, necessari per abbattere i pregiudizi ed arrivare ad un profondo cambiamento della cultura che, purtroppo, ancora oggi, genera violenza. Ma ciò non basta perché è altresì indispensabile investire in politiche di sostegno e in un valido sistema di protezione delle vittime, gestendo e coordinando i centri e le associazioni antiviolenza, nonché i centri di accoglienza per le donne e per i loro figli. Affinché questa strategia di lotta dia dei risultati è, altresì, necessario un approccio multidisciplinare con i diversi soggetti preposti, nel senso cioè che tutti devono essere coinvolti a seconda delle proprie competenze, collaborando tutti insieme alla realizzazione e al rafforzamento delle azioni, e cercando di attuare, altresì, gli strumenti normativi esistenti”.
“Gli eventi di quest’anno – ha detto, invece, l’assessore Alessandra Salvatore – sono stati pensati per parlare soprattutto agli uomini, ma non solo, per smontare gli stereotipi legati al genere. Importante, in tal senso, il coinvolgimento della Cooperativa Befree e dell’associazione ‘Maschile Plurale’, la prima di rilevanza nazionale fatta di soli uomini, che lavora sulla violenza di genere e presente indirettamente a questa giornata, grazie agli studenti del Marconi”.
“È importante che questa settimana non lasci riflettori accesi solo per pochi giorni, ma è importante che questi progetti proseguano con percorsi che durino l’intero anno scolastico. Solo così si cambia cultura e mentalità”, sono state invece le parole della consigliera comunale Giovanna Viola.
Presenti in aula, partecipando attivamente al dibattito, i consiglieri comunali Antonio Molinari, Lello Bucci, Pino Libertucci e Simone Cretella.
È stata la presidente dell’Associazione ‘Liberaluna Onlus’, Maria Grazia La Selva, a presentare il progetto ‘Differenti ma pari. Educare al genere per prevenire la violenza di genere’, che coinvolgerà attivamente le scuole per una riflessione approfondita attorno a una tematica che va affrontata sempre.
È toccato, invece, alla vice-presidente dell’Associazione Culturale ‘Campobasso Live’, Fabiana Abbazia, presentare le due iniziative correlate a questa settimana contro la violenza di genere e ogni forma di discriminazione. Il concorso letterario rivolto alle scuole superiori denominato ‘Parole che uccidono’ e la mostra fotografica ‘Bellezza e brutalità – Segni che uccidono’ della giovane artista del capoluogo, Valentina Fusiello, che ha aperto i battenti oggi nella centralissima Piazzetta Palombo.
La prima iniziativa è correlata a una riflessione su un tipo di violenza, sempre più diffusa e sempre più invisibile, perché veicolata sui social media. La seconda iniziativa, vuole sottolineare un dualismo che contrappone da un lato la bellezza della donna catturata in scatti artistici in cui sono presenti anche alcuni scorci della città, dall’altra la brutalità di quella violenza di cui le donne troppo spesso, dentro e fuori le mura di casa, sono vittime.
Particolarmente interessati e attenti i presenti durante la proiezione e la spiegazione a cura di alcuni ex studenti dell’Istituto Tecnico Industriale ‘G. Marconi’ di Campobasso, delle cinque puntate della webserie #cosedauomini, realizzata nell’ambito del progetto ‘Five Men.
Gli amministratori si sono, infatti, complimentati con i giovani uomini che hanno rappresentato la scuola del capoluogo nel progetto europeo, per la delicatezza e la consapevolezza con la quale hanno affrontato la tematica.