Lunedì 18 novembre 2013 alle ore 18.00 presso l’Auditorium San Pietro Celestino della Curia Arcivescovile si è svolto il Congresso Provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori Unione Provinciale di Campobasso.L’assise congressuale è stata dedicata al tema “Il MCL PER UN’ECONOMIA A SERVIZIO DELL’UOMO: IL LAVORO PRIMO FATTORE DI RIPRESA – Realizzare le riforme per garantire democrazia e giustizia sociale”. Ha presieduto il congresso il Vice Presidente Nazionale, Antonio di Matteo, che ha illustrato il documento congressuale sottolineando come il Movimento Cristiano Lavoratori nei suoi quarant’anni di storia ha scelto sempre una linea di presenza fondata sui principi della Dottrina Sociale della Chiesa.
L’Arcivescovo di Campobasso Bojano nonché Presidente della Commissione CEI per il problemi Sociali e il Lavoro, S.E. Mons. GianCarlo Maria Bregantini, ha sottolineato nel suo intervento l’importanza della formazione sulla Dottrina Sociale Cristiana parlando anche del percorso di formazione proposto dalla Scuola Diocesana “Giuseppe Toniolo” a cui ha aderito anche il Movimento Cristiano Lavoratori di Campobasso.Sono intervenuti anche il Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, che ha rimarcato l’importanza di favorire occasioni di confronto e discussione con soggetti della società civile, lavorando insieme per il bene della nostra Regione, il Senatore Roberto Ruta ha illustrato alcuni progetti innovativi per stimolare l’imprenditoria locale valorizzando il Molise e le sue peculiarità, sottolineando l’importanza di lavorare insieme ad un nuovo progetto di sviluppo per il nostro territorio che possa rilanciare l’economia e l’occupazione, Il Presidente del Consiglio Regionale, Vincenzo Niro, ha manifestato la disponibilità dell’istituzione Regionale ad accogliere istanze e proposte che arrivano dal mondo dell’Associazionismo.Successivamente si è proceduto al rinnovo della cariche sociali, è stato riconfermato Presidente Antonio Chiatto il quale ha rimarcato che il MCL proverà a proporre un possibile percorso per riportare il lavoro (ed in particolare la persona che lavora considerata nel suo ambito familiare e comunitario) alla testa delle priorità, a rilanciare una stagione di partecipazione.