Con la “tecnica dell’abbraccio” rubano un rolex in centro a Bojano, fermati a Ventimiglia

Il colpo messo a segno in un attimo, il fermo ha consentito il recupero della refurtiva.

In una rovente mattina di inizio agosto, un noto commerciante del
centro matesino, viene avvicinato all’interno della sua attività da una giovane
donna, che gli fornisce alcuni recapiti telefonici e chiede con insistenza aiuto
per la ricerca di un posto di lavoro, che l’uomo non riesce a garantirle. La
conversazione ha una durata davvero breve, tant’è che la vittima a mala pena
ricorda i tratti somatici della ragazza, che dopo averlo abbracciato si
allontana dal negozio, fingendo di interloquire con alcuni passanti.
Attimi a seguire l’uomo realizza di non avere più al polso il suo orologio,
un Rolex Submariner, del valore commerciale di circa 10mila euro, ma
dall’inestimabile valore affettivo.
I Carabinieri della Stazione di Bojano, raccolta la denuncia sporta
dalla vittima, si adoperano per visionare le immagini dei sistemi di
videosorveglianza che coprono l’area dell’evento e riescono ad individuare un
frame dove si scorge un’autovettura BMW con targa straniera che rallenta un
attimo in prossimità dell’attività commerciale, consente ad una giovane donna
di lanciarsi sui sedili posteriori, prima di darsi alla fuga a forte velocità.
La targa del veicolo viene inserita nella Banca Dati in uso alle Forze di
Polizia, con la nota di procedere al controllo degli occupanti e pochi gironi
dopo, sono gli agenti del Commissariato di P.S. di Ventimiglia che fermano il
l’autovettura e chiedono lumi ai militari della Stazione di Bojano sul tipo di
controllo da effettuare. Ebbene la certosina attività perquisitiva consentiva di
rinvenire, in un doppio fondo del cruscotto, sia l’orologio rubato a Bojano, che
altri relativi ad analoghi colpi messi a segno dalla banda.
Gli occupanti del veicolo, due cittadini stranieri, che non riuscivano a
giustificare il possesso della refurtiva, venivano sottoposti a fermo di p.g. ed
associati alla casa circondariale del luogo e la refurtiva posta sotto il vincolo
del sequestro penale in attesa di restituzione ai legittimi proprietari, tra i quali
il negoziante bojanese.
Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano plaude
all’operato dei suoi militari e si dice sempre più convinto che la diuturna

attività di prevenzione posta in essere dalle pattuglie sul territorio, a supporto
di attività investigative, è uno degli strumenti più efficaci a disposizione (mai
disgiunto dalle segnalazioni dei privati cittadini), per aumentare il livello di
sicurezza percepita e garantire alle collettività il quieto vivere quotidiano.

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