Sono 271 le proposte ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) e tra queste c’è anche quella presentata dall’Amministrazione Comunale di Campobasso, denominata “Cantiere della Transizione”, risultata finanziabile con 15 milioni di euro.
Il Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) ha così reso ufficiali i progetti risultati ammissibili al finanziamento e che hanno come obiettivo quello di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Ai fondi inizialmente previsti (400 milioni) si aggiungono i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Il progetto presentato dall’Amministrazione comunale di Campobasso si è classificato al sessantesimo posto tra le oltre 290 proposte pervenute da Regioni, Comuni e Città Metropolitane che l’Alta Commissione, istituita presso il Mims, ha esaminato, concludendo così in tre mesi la fase della selezione e giungendo a stilare una graduatoria di progetti ammissibili al finanziamento, complessivamente pari a 3,2 miliardi di euro.
La porzione di territorio interessata dagli interventi di rigenerazione e rifunzionalizzazione previsti dal progetto “Cantiere della Transizione”, si sviluppa nella zona est della città e coincide con l’attuale baricentro urbano dell’area Vazzieri/Parco Scarafone, con i quartieri San Giovanni e Colle dell’Orso che rappresentano aree di espansione residenziale strettamente connesse.
“Abbiamo lavorato, come si suol dire, a fari spenti fino all’ultimo minuto disponibile – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – ma con una determinazione e un’idea forte e condivisa che eravamo consapevoli di essere riusciti a proporre e strutturare in maniera completa. Aver ottenuto un finanziamento di questa entità per un progetto che può davvero riqualificare la nostra città, ci rende felici e orgogliosi, soprattutto però ci rende orgogliosi il fatto di aver potuto contare sulla disponibilità e l’impegno di tanti diversi soggetti, a cominciare dal personale delle diverse strutture comunali.
Nei mesi scorsi, – ha aggiunto il sindaco – nella convinzione che proprio la condivisione e la partecipazione della cittadinanza avrebbero giocato un ruolo fondamentale nel processo di realizzazione del progetto, abbiamo definito un piano di partecipazione con il quale abbiamo inteso coinvolgere una serie di stakeholder che hanno portato contributi fondamentali alla realizzazione finale del progetto. Mi riferisco all’Università degli Studi del Molise, alle associazioni Il nostro quartiere San Giovanni, Vivi Colle dell’Orso, DS Team Colle dell’Orso Malatesta, al Convento di San Giovanni dei Gelsi, alla parrocchia di San Pietro, all’Istituto Comprensivo Statale F. Jovine e all’Istituto Tecnico per il Settore Tecnologico G. Marconi. A tutti loro, indistintamente, va il nostro grazie per la visione del futuro della nostra città che con competenza, motivazione e passione, hanno dato prova di voler realizzare.”
Le linee principali d’azione del progetto prevedono: la riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio residenziale sociale con l’intervento su alcuni stabili di edilizia pubblica di proprietà del Comune e delle IACP; la rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socio economico; il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali con l’intervento sistemico dei percorsi di mobilità sostenibile; la rigenerazione di spazi ed aree già costruiti incrementando la qualità ambientale e approntando azioni mirate a contrastare i cambiamenti climatici e micro-climatici; l’individuazione ed utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano.
Gli interventi citati saranno supportati, inoltre, dalla creazione di un Gemello Digitale per Open BIM (Building Information Modeling)- LIM (Land Information Modeling) e Open Data da condividere sulle periferiche individuali (cellulari) e piattaforme come Google Earth per il monitoraggio e la manutenzione condivisa del territorio e dei suoi servizi.I particolari specifici degli interventi previsti con l’attuazione del progetto “Cantiere della Transizione”, verranno illustrati dal sindaco e dall’Amministrazione Comunale in un’apposita conferenza stampa che si terrà nella prossima settimana.