Comune di Campobasso: “Ordini delle professioni tecniche indispensabili  per la programmazione urbanistica di qualità”

 I temi urbanistici sono costantemente, per tutte le amministrazioni pubbliche, temi strategici la cui elevata complessità caratterizza il dibattito pubblico ogni qualvolta si riportano al centro del tavolo di discussione.

Non a caso, negli ultimi giorni, hanno tenuto banco le proposte illustrate nell’ultima seduta della VII Commissione Urbanistica del Comune di Campobasso a cui sono stati invitati i Presidenti degli Ordini delle professioni tecniche del capoluogo,  Alessandro Izzi per gli Architetti, Antonio Molinari per gli Ingegneri, Marco D’Angelo per i Geometri e Domenico Di Lisa per i Geologi.

“A tal proposito – spiegano i Presidenti degli Ordini delle professioni tecniche – è importante sottolineare il positivo e propositivo atteggiamento del Presidente e di tutti componenti della VII Commissione Urbanistica del Comune di Campobasso, nel voler sensibilizzare gli Ordini professionali per l’illustrazione del documento. 

E’ evidente – proseguono – che l’approccio dimostrato, finalmente dopo anni di richieste e sollecitazioni, indica la nuova attenzione posta nell’esaminare tematiche strategiche che necessitano di un coinvolgimento dei professionisti addetti ai lavori.

Al contempo, va precisato che l’interesse di tutte le categorie professionali tecniche intervenute è quello di essere garanti di processi integrati e di studio di livello urbanistico altamente qualitativi, che possano prendere in considerazione tutti gli aspetti, soprattutto tecnici, legati ad una nuova lettura interpretativa della norma urbanistica”.

È questa la sintesi degli interventi ascoltati durante la seduta dello scorso lunedì 24 febbraio da parte dei Presidenti Alessandro Izzi  (Ordine Architetti), Antonio Molinari (Ordine Ingegneri) e Domenico Di Lisa (Ordine Geologi) presenti, che sottolineando l’importanza del dibattito e del confronto, ribadiscono un necessario approccio metodologico integrato e di approfondimento, proprio dei processi di pianificazione e attuazione urbanistica, che deve tenere necessariamente conto dell’attuale situazione e delle sue evidenti emergenze, di una visione e di una programmazione di città in linea connessa agli attuali temi legati alla sostenibilità e alla rigenerazione urbana e di un idoneo strumento urbanistico, edilizio e amministrativo necessario, ma che da solo diventa un mero libro delle regole, episodico, caotico e scollegato rispetto ad un più completo e organico disegno della città che il capoluogo di regione merita e ricerca orma da anni.

“Il nostro interesse, dunque, non può essere quello di osservare un regolamento interpretativo della norma urbanistica e edilizia – precisano i presidenti degli Ordini delle professioni tecniche –  ma si traduce con la richiesta di attivazione di un tavolo consultivo aperto  per la concertazione e la programmazione urbanistica e edilizia composto dagli attori principalmente interessati in grado di supportare l’amministrazione nelle future scelte strategiche, garante soprattutto di processi e metodi qualitativi per la definizione dei nuovi assetti urbani, che nella città capoluogo anche negli ultimi anni, non sono mai stati neanche lontanamente ipotizzati”.

                 

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