Coldiretti: Consumiamo carne nostrana per la sua bontà e genuinità

Grande successo per la manifestazione in difesa della carne Made in Italy, organizzata da Coldiretti Molise, tenuta ieri in piazza Municipio a Campobasso. “Consumiamo carne nostrana per la sua bontà e genuinità”. Questo il messaggio lanciato dalla maggiore associazione professionale agricola nazionale e regionale all’interno del consueto mercato di Campagna Amica del capoluogo regionale, dove su di un maxispiedo è stato arrostito un intero vitello. Proveniente da un allevamento molisano, il vitello è stato poi distribuito gratuitamente in degustazione a tutti.
Numerosissima la popolazione intervenuta: dai consueti frequentatori del mercato ai passanti incuriositi dal grande bovino che girava sullo spiedo; non sono mancate anche delle scolaresche con i bambini affascinati da uno spettacolo tanto particolare. Varie, inoltre, le personalità intervenute a sostegno dell’iniziativa.
Così, accanto al presidente e al direttore regionale di Coldiretti, Tommaso Giagnacovo e Saverio Viola, si sono uniti a sostenere la causa della difesa della carne e dei prodotti Made in Italy fra gli altri anche: l’assessore regionale all’Agricoltura, Vittorino Facciolla, il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, ed il presidente regionale dell’Adoc, Nicola Criscuoli.
Con questa iniziativa la Coldiretti ha voluto ribadire ancora una volta la qualità della carne italiana, e dunque molisana, al di là dalle recenti mode alimentari che vedono ingiustamente criminalizzato un alimento fondamentale e parte integrante della dieta mediterranea.
“La carne italiana – ha spiegato il presidente Giagnacovo – è di ottima qualità anche perché sottoposta a scrupolosi controlli a garanzia di produttori e consumatori. Creare allarmismi su un prodotto tanto importante per l’alimentazione – ha poi sottolineato il direttore Viola – porta conseguenze nefaste anche sull’economia. Infatti – ha spiegato il direttore – se una stalla viene chiusa è quasi certo che non riaprirà, con le ben note negative ricadute occupazionali”
Secondo uno studio elaborato da Coldiretti su dati Ismea/Nielsen, nel 2015 gli acquisti di carne delle famiglie italiane sono crollati del 9% per la carne fresca di maiale, del 6% per quella bovina e dell’1% per quella di pollo come pure per i salumi. Siamo ai minimi dell’inizio del secolo. Ma ciò che più fa riflettere è che negli ultimi cinque anni hanno chiuso quasi 12mila stalle da carne per effetto delle importazioni dall’estero che oggi rappresentano quasi 1/3 dei consumi.

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