Il mese di febbraio, che ci siamo appena lasciati alle spalle, è stato ricco di novità. Dalla
presentazione del nuovo piano d’impresa alla comunicazione dell’attivo di bilancio, dal titolo in Borsa in aumento alla firma dell’ennesima riorganizzazione di PCL, Posta Comunicazione e Logistica, accordo che finora non ha trovato, e probabilmente non troverà un esito positivo nell’esame congiunto con le OO.SS. in Molise.
La probabile non sottoscrizione in Molise della riorganizzazione del settore del recapito
postale viene fuori da diversi fattori. Finora l’Azienda ha voluto improntare la discussione solo su alcuni elementi, evitando il confronto sul reale contenuto dell’accordo nazionale del
08/02/2018 per elementi importanti come orari per le attività, definizioni delle flessibilità
previste e rispetto delle medesime, fabbisogni analitici dei Centri Postali da implementare
(numero macro aree, numero linee business, numero linee mercato ecc…), previsioni di
accorpamento di PDD, modifica negli orari di ingresso etc., fornendo alle OO.SS. dati ripartiti solo per provincia. Non sono pochi, inoltre, gli altri aspetti negativi del tavolo della
contrattazione, quali l’incapacità di confrontarsi con serenità e ragionevolezza, la chiusura al dialogo e, addirittura, il ricorso a minacce ed aggressioni verbali.
Per merito (o per colpa) dell’innovazione continua, le esigenze della clientela mutano giorno
per giorno e, se non ci si adegua subito, anche anticipando il nuovo che avanza, si rischia di
rimanere fermi, soprattutto in un mercato in cui il dumping sociale, la mancanza di regole e il lavoro nero sono purtroppo sempre presenti. In ciò, il mercato della corrispondenza postale è il più esposto, ma non meno a rischio sono gli stessi servizi finanziari.
Nel nuovo approccio con l’Azienda, si dovrà tenere conto innanzitutto dei diritti e degli
interessi dei lavoratori di Poste Italiane, cioè di coloro che hanno dato il principale contributo necessario a fare grande l’azienda Poste Italiane. Tutele, diritti, innovazione, formazione e regole chiare sono gli obiettivi della CISL Poste per il futuro.
Ci auguriamo che il nuovo governo non prenda decisioni affrettate ed avventate sul rischio
sempre presente di “privatizzazione di Poste”, ma riesca piuttosto a dare risposte concrete ai tanti giovani disoccupati del Molise. Attendiamo con speranza buone nuove.
Nei prossimi giorni, invece, ai tavoli nazionali, l’attenzione è concentrata sui criteri per la
trasformazione dei part-time, della stabilizzazione dei precari CTD, sui trasferimenti nazionali ed altre importanti questioni da affrontare, anche con l’apporto dei nuovi eletti Rsu al coordinamento nazionale. SLP – Cisl vigilerà con decisione e concretezza, a tutela dei
lavoratori.
CISL: probabile mancata sottoscrizione accordi in Molise
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