Cisl Poste: L’ufficio postale insieme ai lavoratori è, e deve restare, il cuore del sistema

Il Segretario Interregionale della CISL Poste Antonio D’Alessandro parlando alla categoria dichiara: sfide nuove, responsabilità sempre maggiori gravano sui nostri sportellisti, sui nostri consulenti e sui Direttori degli Uffici Postali. La carenza di personale, i continui distacchi, le strumentazioni di frequente obsolete e prive di adeguata manutenzione forniscono il quadro complessivo di una attività gestionale di parte datoriale spesso improvvisata ed approssimativa, che scarica sul terminale della filiera, il cosiddetto front-end, tutte le proprie contraddizioni ed inefficienze.
I Direttori degli Uffici Postali grandi e piccoli – precisa Antonio D’Alessandro -, si prodigano quotidianamente per mantenere unita e coesa la squadra per fronteggiare con sistematicità ed efficacia l’enorme mole di lavoro che coinvolge l’Ufficio. Necessiterebbero di maggiore autonomia nelle determinazioni, di carica motivazionale e valorizzazione del ruolo; di contro, la loro azione è di continuo condizionata da input dei Servizi di Filiale, da pressioni di ogni genere, da una mare di incombenze pratiche e di responsabilità, con nessuna possibilità di autodeterminarsi nella gestione del personale e della clientela.
I Consulenti – continua il Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro – sono sempre più sotto pressione, caricati di responsabilità e additati come incapaci in caso di mancato perseguimento di risultati impossibili da ottenere nel quadro attuale di una crisi economica senza prospettive di risoluzione. Il fattore meritocratico fasullo completano un quadro di certo poco edificante, per la mancanza assoluta di trasparenza ed impossibilità di accesso ai dati.
Insomma, la dirigenza se la suona e se la canta, con gravi conseguenze in termini motivazionali per i segmenti categoriali di valenza strategica principale per i risultati aziendali.
L’ufficio postale è, e deve restare, il cuore dell’attività – conclude Antonio D’Alessandro – se Poste Italiane vuole continuare ad essere il motore di sviluppo inclusivo del Paese, offrendo accompagnando cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale, tanto decantata dagli ultimi Governi, dovrà continuare ad utilizzare proprio gli Uffici Postali, potenziandone le piattaforme tecnologiche e valorizzando la risorsa più preziosa, i Lavoratori.
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