Anche i lavoratori della Pubblica Amministrazione del Molise sono scesi in campo sabato 8 giugno 2019 per chiedere al Governo un deciso cambio di rotta in modo particolare sulle risorse poste nella manovra di Bilancio sono inadeguate rispetto alla professionalità e alla dedizione di quelle persone che ogni giorno erogano servizi fondamentali a cittadini e imprese.
Mentre aumentano le promesse occupazionali, si svuotano gli uffici, le corsie degli ospedali e le strade in cui gli operatori della sicurezza mettono a rischio ogni giorno le loro vite.
La CISL FP ribadisce la richiesta di avere maggiori risorse, già a partire dalla prossima manovra, per restituire potere d’acquisto alle retribuzioni e finanziare i nuovi sistemi di classificazione e riqualificazione professionale al fine di agevolare lo scorrimento tra le aree e le qualifiche.
E’ stato chiesto al Governo, a livello unitario e congiuntamente con la nostra Federazione Nazionale, di reagire alla grave emorragia di uscite dal lavoro che si aggraverà con quota 100, realizzando uno straordinario piano di assunzioni che passi dalla stabilizzazione degli oltre 450.000 lavoratori precari, l’utilizzo delle graduatorie in essere degli idonei di concorsi pubblici, raggiungendo quell’obiettivo di 500.000 persone da inserire nella PA che lo stesso Ministro della Funzione Pubblica aveva promesso.
Infine si è chiesto di superare le ingiuste iniquità che permangono tra lavoro privato e pubblico, a scapito di quest’ultimo, trovando solo risposte parziali e insufficienti come nel caso dei tempi di erogazione del tfs/tfr.
( nella foto Anna Valvona- Segretario Generale Aggiunto Cisl FP AbruzzoMolise)