di Massimo Dalla Torre
l’80% degli italiani anche quest’anno ha scelto per festeggiare la fine del 2019 e l’inizio del 2020 il cenone casalingo prevedendo una spesa media a famiglia di 92 euro tant’è che circa 38 milioni di persone continueranno a celebrare il capodanno tra le mura domestiche o presso amici e parenti ma soprattutto all’insegna del risparmio e del non spreco. Questo è, quanto si legge in un sondaggio che non stupisce, visto che il 46% degli intervistati ammette di non riuscire ad arrivare alla fine del mese con il proprio reddito per questo il cenone sarà ancora all’insegna del self-made, dove l’inventiva culinaria italiana ancora una volta trionferà. Un trionfo non modaiolo dove non si rinuncerà ai prodotti nazionali come: cotechino, lenticchie, frutta locale di stagione, spumante, mentre saranno bandite dalle tavole ostriche, caviale e frutta fuori stagione come ciliegie e pesche anche perché al contrario degli altri anni il portafoglio non lo permette. Lo spumante, si conferma il prodotto immancabile tant’ e’ che sarà bevuto da quasi nove italiani su dieci mentre pochi stapperanno champagne anche perché spesso e’ il palato a rifiutarne il sapore asprigno che non si sposa con i sapori della cucina italiana. A fare compagnia alle bollicine il panettone classico quello inventato nel 1500 dal cuoco meneghino Toni al quale non rinunceranno più di 8 italiani su 10 che vince di misura sul dolce scaligero per eccellenza il pandoro. Tutto rigorosamente etichettato bianco, rosso e verde. Target apprezzato anche all’estero visto l’export di vini, grappa e liquori, formaggi, salumi e pasta che supera la cifra record di 2,7 miliardi di euro. Insomma anche se la recessione si fa sentire la tavola nella notte di san Silvestro tra botti rigorosamente vietati in molti comuni dello stivale e auguri parlerà unicamente la lingua di Dante che, tra un sonetto e una rima, sicuramente non rinunciava al “divin desco” luogo che unisce e non separa.