Cartellone degli eventi estivi a Campobasso. Niente all’orizzonte.

Seppur le temperature non lo dimostrino, anche a Campobasso è arrivata l’estate. La cosiddetta bella stagione in cui si pensa alle vacanze. O meglio si sognano le vacanze,  considerata la crisi che anche per quest’anno farà compagnia alla gran parte dei molisani.

Tale contesto, non precisamente gaio e felice, potrebbe esser smussato in qualche modo da un minimo di attività offerte dalle varie amministrazioni cittadine attraverso i classici cartelloni di eventi. La cultura e le attività ad essa connesse sono la Cenerentola dei bilanci, è cosa nota, ma azzerare del tutto l’offerta culturale di un luogo è avvilente per chi lo fa e per chi lo subisce. Le località costiere, per ovvi motivi, hanno già presentato i vari cartelloni estivi, visto l’approssimarsi dell’arrivo dei turisti. Termoli ad esempio, ha stilato un palinsesto di eventi niente male, offrendo musica, cinema, teatro, gastronomia articolati in decine di eventi spalmati lungo il periodo estivo. Nomi di spessore, affiancati ad artisti locali faranno si che i turisti, ma anche gli stessi molisani e termolesi potranno beneficiare di qualche ora di svago, come è giusto che sia d’altronde. Cosa diversa, come da copione, per il capoluogo. Proprio quella città che dovrebbe essere un pò la capofila di alcuni eventi. Ad oggi, nulla. Nada. Zero. Eccezion fatta per qualche attività promossa da privati che sacrificano parte dei loro introiti per metter su qualche piccola iniziativa, il settore pubblico non pare ancora avere le idee chiare su cosa fare. In campagna elettorale tanto si sparlò di Di Bartolomeo e del suo quinquennio, anche a causa una totale assenza di eventi estivi a Campobasso, che comunque resta una città abitata da migliaia di residenti che le vacanze le vedono con il binocolo. “N’c Stann sold” gridava Big Gino. Oggi invece, neppure le grida. Solo un silenzio tombale, sperando che nessuno farà caso a questa assenza, magari per forza di abitudine. Da voci di corridoio, addirittura, pare che un evento dell’Eddie Lang Jazz Festival che poteva esser dirottato in città, così come accaduto a Termoli, non sia stato sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e sarà realizzato in una struttura privata. Insomma, danno doppio per i campobassani che dovranno sperare, nuovamente, che qualche imprenditore si lanci in qualche concertino su pedana così da poter ascoltare un pò di musica mentre si passeggerà per una città triste e spenta. Come da tradizione, dunque. E purtroppo chi aveva sperato che i nuovi membri dell’assise avrebbero cambiato il passo su questo tema rimarrà parecchio deluso. Speriamo, comunque di esser smentiti dai fatti  e che con un balzo di orgoglio Sindaco e Giunta, di fretta e furia, faranno si che una città capoluogo, al pari di tutte le altre italiane, potrà “vantare” un minimo di attività estive.

L.T.

Commenti Facebook