La richiesta di sospensione temporanea
della chiusura notturna dei serbatoi durante le festività, al fine di venire
incontro alle esigenze dei gestori dei locali, delle attività ricettive e delle
famiglie, non è stata accolta da Molise Acque «a causa della quantità
insufficiente di acqua disponibile».
«Comprendo e condivido le motivazioni a supporto della richiesta – scrive il
presidente Sabatini alla sindaca Forte – Qualora ci dovessero essere sviluppi
tesi al soddisfacimento di quanto richiesto sarà cura dello scrivente informarla
tempestivamente».
Nel frattempo, Grim ha comunicato le chiusure dei serbatoi per i prossimi
giorni. Anche durante le festività, i serbatoi di Cesa Alto e Calvario resteranno
chiusi nelle seguenti fasce orarie:
- dalle ore 24:00 del 23 dicembre alle 6:00 del 24 dicembre;
- dalle ore 24:00 del 24 dicembre alle 6:00 del 25 dicembre;
- dalle ore 24:00 del 25 dicembre alle ore 6:00 del 26 dicembre;
- dalle ore 24:00 del 26 dicembre alle ore 6:00 del 27 dicembre.
Il serbatoio di Cese Basso sarà chiuso solo dalle ore 24:00 di oggi 23
dicembre alle ore 6:00 di domani 24 dicembre. Mentre resterà sempre aperto
quello di Monforte.
Intanto da una relazione dei tecnici di Idrosfera Ingegneria, che hanno
controllato la qualità dell’acqua dopo le segnalazioni di cattivo odore
proveniente dai rubinetti di numerose abitazioni della città, emerge che il
fenomeno di alterazione della qualità dell’acqua è la conseguenza dello
svuotamento delle reti durante le chiusure notturne.
«Questo fenomeno – si legge nella relazione resa nota durante l’ultima
riunione tenutasi all’Asrem il 20 dicembre – era stato previsto già nel mese di
luglio scorso, quando la nostra Società aveva avvertito che le chiusure delle
reti avrebbero potuto causare tali problemi. Il 3 ottobre 2024, durante l’unico
tavolo con tutte le autorità, il Gestore Grim ha condiviso con i presenti il
nostro documento in cui si affermava che “l’erogazione discontinua può
compromettere la qualità dell’acqua distribuita”».
«L’acqua che presenta odori – si legge ancora nel rapporto di Idrosfera –
proviene con ogni probabilità da impianti privati, per ragioni già riferite molte
volte. È poco probabile che il fenomeno sia causato da ingressi in rete
attraverso rotture esistenti di acque sporche che ristagnano nel sottosuolo
stradale, poiché il ristagno di una notevole quantità di acqua nel sottosuolo è
molto improbabile. Il sottosuolo stradale drena molto bene, tanto che
neanche le perdite di grande entità affiorano».